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Cronaca Ceccano

Ceccano, Striscia la Notizia nell'ex polveriera dove centinaia di animali vivono nell'amianto

L'amico degli animali Edoardo Stoppa si reca anche negli uffici della Asl dell'ex ospedale di Frosinone ma non per chiedere un parere professionale

Dopo Le Iene nella Valle del Sacco arrivano le telecamere di Striscia La Notizia. Questa volta sono i riflettori di canale 5 ad essere puntati, precisamente sul bosco Faito di Ceccano. Un terreno interdetto poichè altamente inquinato che però continua ad essere adibito al pascolo e all'allevamento degli animali. Una situazione già nota a tutti. Già in passato la vicenda era stata denunciata ma tutto era passato in sordina.

Gli animali mangiano e vivono su un terreno tossico

L'ex polveriera, in totale stato di degrado ed abbandono, è divenuta la "casa" di centinaia di animali, maiali, capre, asini e cavalli che traggono nutrimento dalla vegetazione che spunta da quei terreni altamente tossici. «Si tratta di ben quattordici mila metri quadrati pieni di amianto, metalli pesanti e rifiuti» denuncia Edoardo Stoppa. A parlare ai microfoni di Striscia la Notizia è Giovanni Pizzuti, presidente dell'Associazione Centro Studi Tolerus, sempre in prima linea per portare avanti battaglie a tutela dell'ambiente.

E l'ordinanza del sindaco?

«È stato individuato dal Ministero dell Ambiente come sito ad alto rischio che andrebbe bonificato» spiega Pizzuti dopo aver descritto la storia di quell'area in cui venivanoprodotte armi. A nulla è servito il rapporto della Asl che parla di "rifiuti speciali pericolosi che devono essere urgentemente rimossi" nè l'ordinanza di divieto assoluto di pascolo emanata dal sindaco Roberto Caligiore, lo scorso novembre «Questa ex polveriera - commenta Stoppa nel video - brulica di animali da allevamento destinati alla macellazione per consumo umano».

Le indagini di Striscia

Dal sito del bosco Faito l'inviato di Striscia si sposta a Frosinone,negli uffici della Asl nell'ex ospedale del Capoluogo, ma non per un parere professionale riguardante la pericolosità per la salute sia degli animali che delle persone. «Dalle indagini effettuate - spiega Stoppa - abbiamo scoperto che colui che gestisce la maggior parte di questi animali lavora proprio alla Asl Veterinaria nel reparto di Prevenzione e igiene per il controllo della qualità delle carni». Il dipendente Asl nell'intervista si è così difeso «lì non c'era nessuno, ho recitanto e fatto delle aree. Gli animali sono tenuti in maniera regolarissima» negando ogni accusa da parte di Stoppa sull'inagibilità delle strutture pericolanti. «Ci auguriamo che gli animali vengano spostati da lì» conclude l'inviato con la rassicurazione dell'intervistato che «se sarà giusto spostarli li sposteremo».

Chissà se il servizio video dell'amico degli animali aiuterà a mettere fine all'intera vicenda.

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