Arresti domiciliari per Alessandro Casinelli per il crack di Villa Aurora
Il 35enne ex presidente di Federlazio era finito nel mirino della procura per un presunto dissesto pilotato della casa di cura calabrese. Nei giorni scorsi era arrivato il suo rinvio a giudizio per il reato di associazione a delinquere
Crack di Villa Aurora, arresti domiciliari per l'ex presidente della Federlazio Alessandro Casinelli. La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal suo legale difensore Nicola Ottaviani del foro di Frosinone.
Le indagini
La vicenda risale al 21 giugno scorso, quando ci fu il sequestro prevenitvo di beni per 12 milioni e l'arresto dell'imprenditore. Sequestrato inoltre il 95% del capitale sociale della società Villa Aurora Srl. Sequestrati anche conti correnti e mezzi di trasporto intestati alla società. Secondo le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria l'acquisto delle quote di quella società sarebbe avvenuto soltanto per acquisire il patrimonio della clinica e depauperarlo successivamente. Al termine delle indagini era stata ipotizzata un'associazione a delinquere finalizzata ai reati di bancarotta e riciclaggio
Il rinvio a giudizio
Nei giorni scorsi l'imprenditore insieme ad altre cinque persone coinvolte nella vicenda è stato rinviato a giudizio. Respinta la richiesta di patteggiamento ad un anno e dieci mesi per Marco Petricca. Il processo inizierà il 24 gennaio prossimo. Intanto, il prossimo 8 gennaio verrano definite anche le posizioni per coloro che hanno richiesto il rito abbreviato. Si tratta dell'imprenditore Giorgio Rea socio in affari di Casinelli e Patrizia Ferri di Sora