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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Cassino

Esclusiva - Il racconto choc della ragazzina violentata dal padre: "Mi prendeva continuamente, senza pietà"

Le dichiarazioni rilasciate dalla vittima, dalla madre e dalle sorelle, al sostituto procuratore Bulgarini Nomi ed alla Polizia hanno consentito al Gip di emettere la misura cautelare.

"Tutto ha avuto inizio a maggio. Ero a casa. Non stavo bene e avevo preferito non andare a scuola. Mamma era uscita ed a casa c'era solo lui, mio padre. Si è infilato nel mio letto ed è stato tutto orribile. Poi nei mesi successivi non mi ha dato tregua. Non appena restavamo soli mi prendeva. Senza pietà". Il racconto che Serenella (useremo un nome di convenzione), l'adolescente di soli quattordici anni che sarebbe stata violentata dal padre, è scioccante. Nell'ordinanza di custodia cautelare richiesta dal sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi ed emessa il gip del tribunale di Cassino, Salvatore Scalera, viene evidenziato ogni dettaglio, ogni istante di una vicenda che ha risvolti ancor più drammatici. La madre della ragazzina, come riferito dalla stessa donna al dirigente scolastico, sarebbe stata a conoscenza degli istinti innaturali del marito. Per questo avrebbe raccomandato di continuo alle quattro figlie di non restare mai da sole con il padre. L'uomo lo scorso venti dicembre è stato interrogato ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

La traccia del tema 

"Scrivi una lettera a tua madre, confessandole ciò che non hai il coraggio di dirle". Questa la traccia del tema che, lo scorso dicembre, la professoressa di Italiano ha assegnato come compito in classe ai ragazzi che frequentano il primo anno di un istituto tecnico di Cassino. Serenella, che vuole tornare ad essere una ragazza spensierata, ha deciso di rompere ogni indugio. Di vincere la paura e la vergogna per una situazione tanto scabrosa quanto incredibile. In quattro pagine di foglio protocollo ha vergato ogni attimo, ogni istante vissuto in sette mesi. "Cara mamma, ti scrivo quello che non ho avuto il coraggio di dirti di persona. Perchè mi sento in colpa. Mi sento come quella che vuole distruggere la famiglia. Sono stata stuprata da papà, la prima volta, in un giorno in cui, non mi sentivo molto bene e non sono andata a scuola. Così facendo ogni volta che io e lui restavamo soli anche per cinque minuti, accadeva nuovamente fino ad un totale di sei o sette volte". Uno scritto scioccante che ha indotto la professoressa ed il dirigente scolastico ad allertare gli agenti del vice questore Alessandro Tocco, responsabile del commissariato di Polizia di Cassino.

Le confidenze al fidanzatino e alle sorelle

La ragazzina avrebbe raccontato quanto il padre le avrebbe fatto dapprima al fidanzatino, che ha cercato di tutelarla come poteva, e in un secondo momento, dopo aver ha scritto il tema, si sarebbe confidata anche con le sorelle maggiori. sia il ragazzo che le sorelle l'avrebbero più volte incitata a presentare denuncia oppure a raccontare ogni cosa alla madre. La donna, quando è stata convocata dal dirigente scolastico, piangendo avrebbe riferito di 'ripetere sempre alle figlie di non restare sole con il padre'. Negli anni passati, infatti, l'uomo aveva avuto lo stesso atteggiamento nei confronti della figlia più grande oggi trentenne. Scoperto dalla moglie aveva giurato di non farlo mai più. Perchè nessuno ha denunciato il padre-orco?

Lo stato di degrado e la povertà

La famiglia, che vive in un piccolo paese del Cassinate, ha come unica fonte di reddito, lo stipendio dell'uomo che è un pubblico ufficiale in servizio a Frosinone. Se fosse stato denunciato molto probabilmente, come del resto accadrà ora, la moglie e le figlie, avrebbero dovuto patire anche l'umiliazione della povertà.

La mancanza di un sostegno concreto

La situazione economica del nucleo familiare era nota agli assistenti sociali del paese che, a parte un piccolissimo sostegno, non hanno potuto far altro. Le casse dei Comuni sono perennemente vuote e dare aiuto a chi non ha reddito diventa sempre più difficile.

L'avvocato della vittima

Emanuele Carbone, l'avvocato che difende la ragazzina, ha chiesto l'incidente probatorio che probabilmente si terrà in settimana. Lo stesso legale parla di una situazione delicata anche a livello economico. Non si esclude che la ragazzina, la madre e le sorelle, possano essere inserite in un gruppo di sostegno per chi è rimasto vittima di abusi sessuali. Un percorso che aiuta a rimuovere il dolore e che consente, nel futuro, un'integrazione lavorativa. Oltre che sostegno psicologico ed economico.

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