Evasione d'Iva, il tribunale del Riesame di Salerno dissequestra il patrimonio di una imprenditrice ciociara
Sulla donna pendeva il reato di evasione fiscale per aver emesso fatture false, ma in aula l'avvocato Antonio Perlini ha smontato tutto il castello accusatorio
Era stata accusata di aver evaso l'Iva per centinaia di migliaia di euro. Per questo motivo il magistrato titolare delle indagini aveva sequestrato circa 330 mila euro, denaro che era transitato sul suo conto. Protagonista del fatto una imprenditrice di 45 anni di Frosinone che aveva il ruolo di amministratore delegato in una ditta che commerciava legname e bancali di legno.
Il dissequestro
La ditta in questione aveva numerosi acquirenti proprio a Nocera Inferiore. E proprio da quella città sarebbe partita tutta l'attività di indagine da parte della procura. A segnalare la maxi evasione un collaboratore di giustizia. A seguito degli elementi raccolti il pm aveva chiesto nei confronti dell'indagata gli arresti domiciliari oltre al sequestro dell'ingente quantità di denaro.
Smontato il castello accusatorio
Nei giorni scorsi però il legale difensore Antonio Perlini è riuscito a smontare tutto il castello accusatorio che era stato costruito nei confronti della sua assistita. Il legale avrebbe puntato sul fatto sulla carenza di elementi che avrebbero potuto inchiodare l'indagata alle sue responsabilità. Una tesi che è stata accolta dai magistrati del Riesame di Salerno per competenza, i quali hanno sostenuto che mancava una pur minima attività di verifica da parte del pubblico ministero e quindi del giudice per le indagini preliminari. Per tale motico hanno hanno deciso di dissequestrare tutto il denaro che era stato prima confiscato.