Ferentino, sequestrata la telecamera di una concessionaria per fare chiarezza sull'incidente mortale
Il perito della procura Di Gennaro ha preso la telecamere che si trovava proprio nei pressi del curvone della morte sulla Casilina. Le immagini potrebbero fare chiarezza sull'esatta dinamica dello scontro
ll perito della procura Francesco di Gennaro ha proceduto ieri al sequestro della telecamera del concessionario auto ubicata a poche decine di metri dal luogo dove sarebbe avvenuto lo scontro frontale tra la Smart alla cui guida si trovava Francesco Scarsella, il 32 enne di Alatri accusato di omicidio stradale plurimo aggravato e la moto susuki su cui viaggiavano i coniugi Marrandino, che risiedevano a Cassino.
I rilievi del consulente della procura
Tornando ai rillievi effettuati nella giornata di ieri dal consulente della procura, Francesco Di Gennaro azzerando tutto quello che era stato raccolto in precedenza, ha ricominciato da capo il suo lavoro certosino per ricostruire la dinamica dell'incidente. <Dai fotogrammi - ha dichiarato Tony Ceccarelli, legale difensore di Scarsella - sarebbe emerso che i due mezzi stavano percorrendo lo stesso senso di marcia. Il mio assistito avrebbe dichiarato di aver trovato un ostacolo lungo la strada. Non è escluso che possa trattarsi di un altro veicolo che lo avrebbe indotto ad una brusca frenata e che avrebbe fatto ruotare la macchina finendo frontalmente con la moto>.
I primi fotogrammi
Singolare è che sempre dai fotogrammi estrapolati dalle telecamere sembrerebbe che nei primi minuti successivi all'incidente le vetture che percorrevano quell'arteria avrebbero zigzagato per non passare sopra i corpi senza però fermarsi.