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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Sant'Elia Fiumerapido

Sant'Elia, finto psicologo vero stupratore: arrestato l'incubo delle donne ricoverate in ospedale

Leandro La Marra, venticinque anni residente in paese, individuato dalla Polizia a Roma

Finto psicologo, vero stupratore. E' stato arrestato dagli investigatori del commissariato Università di Roma, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Cassino, Leandro La Marra, il venticinquenne di Sant'Elia Fiumerapido accusato di tentata violenta sessuale nei confronti di una donna di Roma.

Il camice verde indossato per depistare

I fatti risalgono al luglio scorso quando, la vittima, che si era recata in un ospedale della Capitale per essere sottoposta ad una visita medica, era stata accolta da un sedicente psicologo, con indosso la divisa verde, tipica del medico-chirurgo, che, dopo averla rassicurata, la invitava a seguirlo presso il proprio studio. Durante il tragitto nella galleria sotterranea della struttura, iniziava ad abbracciarla. La donna, a questo punto, chiedeva all’uomo di accompagnarla fuori ma questi, prima tentava di dissuaderla, dicendole di essere attratto da lei e poi le chiedeva di avere un rapporto sessuale orale. Al tentativo di fuga di lei, dopo averla afferrata con violenza la stringeva a sé immobilizzandola. Malgrado ciò, la questa, dopo aver morso un dito al suo aggressore si divincolava riuscendo a fuggire via. 

La scena del tentato stupro ripresa dalle telecamere

Più tardi, negli uffici di polizia, nel raccontare quanto accaduto, la donna forniva l’esatta descrizione del suo aggressore, peraltro corrispondente alle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’ospedale, in cui si vedeva chiaramente questa fuggire inseguita dall’uomo con indosso il camice verde.
E così, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Università, coordinati dalla dirigente Angela Spada, hanno dato corso alle prime indagini finalizzate al rintraccio dell’uomo, diffondendo, tra l’altro all’interno del nosocomio, la fotografia dell’aggressore. Il 12 ottobre scorso, un medico del pronto soccorso, certo di aver riconosciuto l’aggressore, ha telefonato ai poliziotti.

Il passo falso e l'arresto 

Durante l’individuazione fotografica, la vittima ha riconosciuto senza ombra di dubbio il malvivente, corrispondente tra l’altro anche alle immagini registrate il giorno dell’aggressione, dalle telecamere dell’ospedale.
L’uomo, una volta identificato e rintracciato, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dagli agenti del commissariato di Cassino, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Sant'Elia.

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