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Cronaca

La schiuma bianca aumenta nel fiume Sacco. Scoperta la sostanza che la provoca

Resi noti i risultati dei campionamenti dell’Arpa Lazio. Nell’acqua elementi chimici derivanti da detergenti ed emulsionanti. Domenica manifestazione di protesta a Ceccano

Mentre dalla rete continuano ad arrivare altre immagini impressionanti del Fiume Sacco con la schiuma che è diventata, dalle parti di Castro dei Volsci, un vero e proprio muro bianco morbido (foto in alto) arrivano i dati dell’Arpa Lazio che confermano ciò che si è era sempre pensato. Ovvero che la schiuma è creata da elementi chimici tensioattivi presenti in detergenti ed emulsionanti.

La nota dell’Arpa Lazio

I risultati preliminari degli accertamenti analitici trasmessi dal Servizio Coordinamento Attività di Laboratorio dell'Agenzia ha evidenziato in particolare la presenza di elevate concentrazioni di tensioattivi nelle acque campionate in data 24/11/2018 e in un campione prelevato in data 26/11/2018, che si ritiene possano aver determinato la formazione della enorme quantità di schiuma. Infatti i campioni che non hanno evidenziato significativa presenza di tensioattivi non manifestavano la particolare presenza di schiuma nel campione stesso. Visto che l'evento indagato verosimilmente può essere riconducibile ad un massiccio sversamento di materiale in acque superficiali, a titolo puramente indicativo i livelli di inquinamento riscontrati dalle analisi chimiche nelle acque campionate sul corso d'acqua sono stati confrontati con i valori limite della Tab. 3 allegato 5 Parte III del D.Lgs 152/06.

Entrando maggiormente nel dettaglio, i primi esiti analitici hanno fatto emergere elevate concentrazioni di tensioattivi che nel campione di acqua prelevato in data 24/11/2018 è risultato pari a 16 mg/1 e in un campione prelevato successivamente in data 26/11/2018 è risultato pari a I0 g/1. I limiti della suddetta Tab. 3 per il parametro tensioattivi è pari a 2mg/1 ps 1 in acque superficiali e 4 mg/1 per lo scarico in fognatura (tab. 3 allegato 5 Parte 111 del D.Igs 152/06). Per gli altri parametri investigati e di cui sono stati trasmessi gli esiti dal Laboratorio chimico da una prima valutazione non si rilevano anomale presenze di inquinanti di origine antropica. Sempre nella giornata del 26.11.2018, tecnici di Arpa Lazio, al fine di individuare la possibile origine dello sversamento e possibilmente restringere l'area di interesse, con l'ausilio metodi analitici speditivi in campo, l'individuazione dei tensioattivi presenti nel corpo d'acqua superficiale, sono risaliti il fiume sacco Sacco sino al fiume Alabro, verificando la presenza degli stessi nel medesimo fiume e restringendo l'area potenzialmente interessata dallo sversamento del 24/11/2018. Di seguito sono riportati gli esiti preliminari delle analisi chimiche relative ti parametri investigati.

I risultati delle analisi con i relativi Rapporti di Prova saranno resi disponibili non appena completate tutte le analisi di laboratorio. Si ritiene opportuno rappresentare che i tensioattivi sono composti chimici di origine antropica utilizzati come detergenti ed emulsionanti sia per usi domestici che industriali (ad es. preparazione di cosmetici, inchiostri, pesticidi e adesivi, nel decapaggio dei metalli e nell'industria tessile). In considerazione della straordinarietà dell'evento tutti i campioni prelevati saranno sottoposti ad analisi aggiuntive complesse con l'ausilio di strumentazione di ultima generazione al fine di individuare gli specifici composti costituenti il tensioattivo. Tenuto conto dell'oggettiva difficoltà di individuare la sorgente o le sorgenti di inquinamento generanti le schiume sul Fiume Sacco, già verificatesi precedentemente all'evento, sono state effettuate, sia in concomitanza con la presenza delle schiume che in altri momenti, numerosi sopralluoghi durante i quali sono stati effettuati campionamenti di acque reflue estendendo il set di

La manifestazione di domenica

Intanto, l’intervento della Task Force sta avendo risultati importanti e significativi. La mobilitazione dei volontari, che ogni giorno crescono di numero, ha travalicato i confini della provincia. Ora anche gli organi di stampa si sono risvegliati e stanno presidiando le rive del Sacco e dei suoi affluenti, per intercettare l’origine dell’onda inquinante che portata dalla corrente rischia di inquinare tutte le aree bagnate dal fiume. Le esondazioni di questo ultimo periodo certamente non faranno sconti, inquinando terreni molto spesso coltivati e foraggio per animali da pascolo. Il comitato, sostenuto dai volontari coordinati dalla Task Force Allerta Valle del Sacco, ha chiesto al Ministro Costa ed a breve, quando la delegazione sarà ricevuta, lo chiederà anche al Prefetto, l’istituzione presso la Prefettura di una cabina di regia che coinvolga il coordinamento dei Sindaci, gli Organi provinciali responsabili della vigilanza e cura dell’ambiente. Facendo seguito alla lettera con la quale hanno voluto investire con il proprio intervento il Ministro Costa i volontari del comitato chiedono ai cittadini, ai volontari, ai Sindaci ed alle istituzioni provinciali e regionali di partecipare ad una giornata di presidio dei ponti sul Fiume Sacco.

La manifestazione si ripeterà ogni domenica

La manifestazione centrale ed unitaria si terrà domenica 2 Dicembre 2018 a Ceccano, luogo in cui per la prima volta apparve la schiuma inquinante che continua frequentemente nei periodi di pioggia, dalle ore 10 alle ore 12 e proseguirà nelle successive domeniche su tutti i ponti del Sacco, organizzate dai cittadini e comitati dei singoli comuni. Vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione sull’inquinamento del Sacco, vogliamo difendere la Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri, vogliamo impedire che ai criminali che inquinino si aggiungono i criminali che raccolgono fieno sulle terre sottoposte a cautela… per darlo, a basso costo, ai tanti allevamenti di animali le cui carni entrano a far parte della nostra catena alimentare. Il silenzio assordante delle istituzioni regionali, degli amministratori che contano del capoluogo, sugli eventi che si stanno susseguendo, non fanno che alimentare sempre più passione e voglia di vincere da parte dei cittadini abbastanza sfiduciati dai loro comportamenti. Ora come mai, i cittadini stanchi non molleranno. Citando dalla lettera della T.F. al ministro Costa ribadiamo: “La situazione in questa terra è grave, si parla tanto della terra dei fuochi, ma qui noi viviamo e condividiamo le stesse situazioni, le stesse malattie. Gli Enti preposti a controllo prelevano, quasi ad effetto schiuma esaurito, i campioni di acqua e i loro risultati non arrivano mai. Il popolo è stanco, stanco di correre in ospedale, stanco di assistere ad una morte di un suo caro. Bisogna intervenire con urgenza per fermare questa strage e questo scempio”.

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