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Cronaca

Prende per il collo il figlio che difendeva la madre. Allontanato da casa per maltrattamenti

Una signora del capoluogo dopo essere stata costretta a subire violenze inaudite, grazie anche agli operatori dello sportello comunale, riesce a denunciare il marito

Per anni lei, una signora di 48 anni residente a Frosinone, aveva sopportato ogni tipo di sopruso da parte di quel marito fannullone che non aveva mai avuto voglia di lavorare e che viveva come un parassita alle sue spalle prendendosi con la violenza i soldi che racimolava facendo la donna delle  pulizie.  

Le botte al figlio

Ma quando però ha visto prendere per il collo il figlio ventenne che stava cercando di proteggerla dai colpi inferti dal coniuge sul suo viso, non ce l'aveva fatta più e di nascosto dal quel marito - padrone si era recata nella vicina stazione dei carabinieri per raccontare quella vita fatta di privazioni, di rinunce e di botte.

L'aiuto degli operatori dello sportello antiviolenza

Ad accorrere in suo aiuto gli operatori dello Sportello antiviolenza del Comune di Frosinone che l'avevano sostenuta in questo percorso verso la "resurrezione". Nei  giorni scorsi, quando ha saputo che il giudice aveva disposto l'allontanamento dell'uomo dalla sua abitazione, la signora si è sentita come liberata.  

L'allontanamento del marito

Il marito di cinquantacinque anni, dopo essere stato denunciato per maltrattamenti, è stato allontanato da casa. Nei giorni scorsi il giudice ha disposto la misura cautelare dell'allontanamento. L'uomo dovrà stare distante dalla sua abitazione almeno a centro metri, divieto di avvicinamento anche anche per quanto riguarda i figli con i quali non potrà comunicare nemmeno e attraverso mezzi visivi, telefonici e telematici. In caso di trasgressione della misura cautelare  scatterà l'arresto. Grande la soddisfazione dell'avvocato Sonia Sirizzotti  che da anni sta lottando per combattere la  violenza sulle  donne. Ancora una volta invita tutto l'universo femminile a denunciare qualsiasi tipo di prevaricazione e di violenza nei loro confronti. Lo slogan è sempre quello: "chi vi ama non vi picchia".

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