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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Carcere di Frosinone, personale ridotto e turni massacranti, la denuncia del Sappe

Il sindacato di Polizia Penitenziaria lancia l'allarme: "Gli agenti non sono più in grado fisicamente e psicologicamente di sorvegliare 486 detenuti anche pericolosi".

Il carcere di Frosinone è sovraffollato e il personale di tutela presente non è sufficente a fronteggiare emergenze. Nel penitenziario di via Cerreto sono ristretti 486 persone: 194 gli imputati, 291 i condannati e un internato. I detenuti stranieri erano 114 (pari al 23,50% dei presenti)

La denuncia Sappe

Ferma presa di posizione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE dopo l’ispezione fatta nel carcere di Frosinone la settimana scorsa. Il SAPPE ha infatti chiesto urgenti provvedimenti correttivi circa l’organizzazione interna dei servizi, fino a sollecitare l’avvicendamento del personale impiegato nell’Ufficio. “Martedì scorso sono stato, insieme ai dirigenti sindacali del SAPPE regionali e locali, nel penitenziario del Frusinate. Appena giunti in istituto siamo stati avvicinati da un ingente numero di poliziotti i quali ci sono apparsi frustrati, stanchi e demotivati, anche perché gli stessi hanno lamentato una generale disorganizzazione e disfunzione di tutto l'istituto che, per forza di cose, si starebbe ripercuotendo anche sul benessere psico-fisico degli stessi dipendenti ivi amministrati - spiega Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che ha guidato la visita ispettiva sindacale a Frosinone -. Pensate che in carcere c’è un solo centralinista (e se qualora si dovesse assentare l'istituto sarebbe irrintracciabile poiché, nonostante le nostre sollecitazioni di ormai molti mesi fa, ancora nessuna unità di  personale "civile" è stata designata come sostituto”.

Sporcizia ovunque

Capece, in una lettera inviata ai vertici regionali e nazionali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, denuncia che “il penitenziario è alquanto sporco e insalubre e presso i locali passeggi vi sono escrementi di volatili e sporcizia di varia natura. La cosa più grave, a nostro avviso, è il comportamento irriverente e irridente degli addetti all'ufficio servizi e del responsabile ivi impiegato, poiché sarebbero poco propensi al dialogo con il personale del Corpo e, a quanto pare, spesso e volentieri, predisporrebbero dei turni di servizio nemmeno lontanamente previsti dai contratti colletti di lavoro”. Non solo. “Durante la nostra visita”, segnala ancora il sindacato, “abbiamo appresso che i poliziotti impiegati presso l'U.O. "Sala Colloqui", quasi tutti i giorni sarebbero in numero inferiore rispetto ai livelli minimi di sicurezza e, inoltre, l'addetto alla vigilanza e osservazione della "Sala Avvocati" verrebbe, spesso, impiegato anche per le video-conferenze, sottraendo, pertanto, una ulteriore unità alla U.O. in parola”.

L'ispezione

E’ la impietosa la denuncia di Capece: “Il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Frosinone è davvero stanco e – a distanza di mesi, forse anni – non riesce più a sostenere gli eccessivi carichi di lavoro che derivano, indubbiamente, anche e soprattutto dalla scarsa capacità gestionale dell’istituto”. Da qui la richiesta al Provveditore regionale penitenziario, Carmelo Cantone, di “effettuare una visita ispettiva e di sollecitare la Direzione del carcere frusinate a una diversa (e migliore) gestione del penitenziario, cominciando ad avvicendare il personale dell’Ufficio Servizi che, evidentemente, non ha più adeguati stimoli professionali per garantire il rispetto dei diritti soggettivi del Personale e l’efficienza nonché l’efficacia dei servizi istituzionali del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Frosinone”.

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