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Cronaca

Marche da bollo rivendute in tribunale: c'è un'assoluzione

Le indagini avevano coinvolto anche due avvocati del foro di Frosinone per l'ipotesi di corruzione, ma per questi, nel luglio scorso, è stato richiesto lo stralcio con successiva archiviazione

Si è concluso l’iter giudiziario per Anna Bonifazi, ex dipendente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone, difesa dall’Avv. Dario Simonelli, indagata per il reato di ricettazione di marche da bollo e contributi unificati all’interno del Tribunale di Frosinone, unitamente a Michele Caldaroni, ex dipendente dell’Ufficio del Giudice di Pace del Capoluogo.
 
Per l’accusa Michele Caldaroni avrebbe riciclato numerose marche da bollo e contributi unificati, per complessivi € 43.500,00,  dopo averli staccati da vecchi fascicoli, bolli che sarebbero poi stati in parte consegnati ad Anna Bonifazi che ne avrebbe fatto nel tempo autonomo commercio approfittando della circostanza che svolgeva proprio il servizio di vendita di marche agli avvocati del Foro.
 
Per l'accusa, essendo dipendente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Frosinone, addetta alla segreteria dell'organismo di mediazione forense, consapevole della provenienza delittuosa di quelle marche e di quei contrassegni, la Bonifazi ne faceva autonomo commercio.

La stessa era stata trovata in possesso di un contrassegno per contributo unificato valido nell'importo di € 237,00 e di una marca da bollo valida dell'importo di euro 27,00 che appariva come se fosse stata in un primo momento attaccata da qualche parte e poi staccata.
 
Le indagini avevano coinvolto anche due avvocati del foro di Frosinone per l'ipotesi di corruzione, ma per questi, nel luglio scorso, è stato richiesto lo stralcio con successiva archiviazione.

Dopo essere stata interrogata dal Gup, chiariti tutti gli aspetti controversi della vicenda, inclusa la sua inconsapevolezza circa la provenienza di una sola marca e di un bollo per contributo unificato, all’udienza preliminare di ieri 24.11 il Giudice, dott. Antonello Bracaglia Morante ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Anna Bonifazi perché il fatto non sussiste. 

Disposto un rinvio tecnico per la posizione di Michele Caldaroni difeso dall’Avv. Christian Alviani.

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