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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Incendio alla Mecoris, l'inchiesta passa alla DDA: si indaga per 'traffico illecito di rifiuti'

Una quindicina le persone coinvolte: amministratori, politici, imprenditori e titolari di società specializzate nello smaltimento dei solidi urbani

Colpo di scena nell'inchiesta avviata dopo il rogo dell'azienda Mecoris a Frosinone. Le indagini portate avanti dai Carabinieri Forestali del Gruppo di Frosinone e dalla Squadra Mobile della questura di Frosinone sono passate alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Il reato ipotizzato dalla magistratura frusinate è quello di 'traffico illecito di rifiuti' oltre che di incendio doloso e per questo la competenza diventa dalla Procura antimafia. Lungo l'elenco delle persone che sarebbero finite nel mirino della Procura: amministratori, politici, imprenditori e titolari di aziende specializzate nello smaltimento dei rifiuti. L'indagine 'abbraccia' due regione: Lazio e Campania e diverse province. 

Il modus operandi

Le investigazioni hanno fatto emergere che all'interno della Mecoris venivano smaltiti illecitamente rifiuti provenienti dalla raccolta dei solidi urbani di decine di Comuni del centro Italia che invece avrebbero dovuto smaltire i prodotti con una procedura regolare come previsto dal capitolato d'appalto. Il rogo sviluppato di natural dolosa ha in parte distrutto il quantitativo di rifiuti presente negli immensi capannoni situati nella zona industriale di Frosinone ma non così tanto da bloccare gli investigatori. 

Paura e fiamme

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