Omicidio Morganti, una petizione on-line per non far spostare il processo. In poco tempo raccolte oltre 12mila firme
"La terra di Emanuele, che non ha saputo proteggerlo, deve ora impegnarsi a dargli giustizia"
"La terra di Emanuele non ha saputo proteggerlo, ora deve impegnarsi a rendergli giustizia". Queste le parole dei familiari di Emanuele Morganti che dissentono sulla paventata trasferta del processo a carico dei quattro imputati che debbono rispondere di omicidio volontario in concorso.
La petizione on-line
Loro non ci stanno ed hanno indetto una petizione affinchè i giudici della Cassazione respingano la richiesta presentata dai difensori. Al momento su "Change Org" la popolare piattaforma per il lancio delle petizioni su temi politici e locali, si stanno raccogliendo le firme. Nel giro di soli tre giorni si è arrivati a 12.606 sostenitori. Loro puntano ad arrivare a 15.000 firme.
Perché spostare il processo
"Vogliono spostare il processo a Roma o a Perugia - si legge sulla piattaforma - in quanto gli avvocati ritengono pericoloso per i loro assistiti l'ambiente che si è creato al tribunale di Frosinone. Noi non vogliamo in alcun modo che ciò avvenga. La terra di Emanuele, che non ha saputo proteggerlo, deve ora impegnarsi a dargli giustizia. E poi perché una madre già provata psicologicamente, fisicamente dovrebbe farsi carico di ulteriori spese,oltre a quelle legali, di trasferta? Lei è la parte offesa! Nonoffendiamola interiormente! Il processo deve svolgersi a Frosinone a tutti i costi. No! Noi non ci stiamo a questa presa in giro". Loro chiedono soltanto giustizia.
I quattro imputati ed il tribunale di Frosinone
E se Mario Castagnacci, Paolo Palmisani, Franco Castagnacci e Michel Fortuna, tutti accusati del terribile delitto, verranno considerati colpevoli, è giusto che vengano condannati dal tribunale di Frosinone. Il processo hanno detto i familiari deve essere processato nel capoluogo ciociaro e non altrove.