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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Operazione Waterfall, trovati due milioni di euro al capo dell'organizzazione criminosa

Le manette sono scattate per un imprenditore di Castro dei Volsci di 41 anni. Su uno dei suoi conti correnti sono state trovate le ragguardevoli cifre di denaro. Nel filone dell'inchiesta anche casi di usura e di ricettazione

E' ciociaro l'ideatore dell'organizzazione criminosa che ha dato vita all'operazione "Waterfall" portata avanti dagli uomini della Guardia di Finanza, dalla squadra Mobile e dagli agenti della Polizia Postale. Si tratta di G.D.S. un imprenditore di 41 anni  residente a Castro dei Volsci. Sul suo conto corrente sarebbero stati trovati quasi due milioni di euro che al momento sono stati posti a sequestro giudiziario. Secondo quanto rilevato dagli investigatori era stato messo in piedi un reticolo di società  il cui obiettivo era quello di evadere il fisco. Attraverso società fittizie l'organizzazione riusciva a nascondere flussi finanziari che erano provento dell'attività illecita. 

Le indagini

Fondamentale l'intervento della Guardia di Finanza che insieme alla squadra Mobile é riuscita a ricostruire la struttura dell'organizzazione criminale composta oltre che dall'imprenditore di Castro, da una commercialista del capoluogo ciociaro che operava con legali rappresentanti di società del centro e nord Italia. Nel collegio difensivo gli avvocati Giampiero Vellucci, Marco Maietta, Massimiliano Carbone, Giuseppe Spaziani, Claudia Padovano Angelo Pincivero e Mauro Roma. Mercoledi alle  ore 12 è fissato linterrogatorio per l'arrestato in carcere.

Il video dell'operazione

Agli indagati sono stati contestati i reati di usura, intestazione fittizia di beni, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento delle imposte e dichiarazione fraudolenta. L'inchiesta è iniziata circa un anno e mezzo fa a seguito della segnalazione da parte di personale dipendente di un ufficio postale di Frosnone. Tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali gli investigatori sono riusciti a smantellare l'intera organizzazione.

Questore Frosinone Com. Gallozzi-2

Il filone dell'usura e della ricettazione

La Squadra mobile ha dato un valido contributo facendo emergere quello che era il modus operandi dell'organizzationie e come funzionavano gli scambi di denaro che avvenivano in numerose parti d'Italia. Attraverso questa operazione si sono aperti altri filoni che erano quelli dell'uscita e la ricettazione. Un soggetto che aveva ricevuto 13mila euro in prestito aveva dovuto restituirne 27.000.  Operazione cascata  perché si aveva un frazionamento dei pagamenti e i contanti ritornavano ai primi che avevano fatto la fattura. Reati tributari, emissione fatture per operazioni inesistenti a dimostrare che le società erano società cartiere. 

La costituzione delle società "cartiere"

L’attenzione degli investigatori della Guardia di Finanza agli ordini del comandante Alessandro Gallozzi che hanno dato un contributo fondamentale a tutta l'operazione, è stata rivolta all’analisi del flusso finanziario di due conti correnti postali che nell’arco di dieci mesi hanno visto una movimentazione di circa due milioni di euro, a seguito di una serie di bonifici effettuati da numerose società dislocate su tutto il territorio nazionale.

I conti correnti postali

In particolare gli appartenenti al sodalizio criminale mediante la costituzione di società “cartiere”create ad hoc attraverso le   quali si producevano fatture false per giustificare le ingenti movimentazioni di denaro, hanno distratto grosse somme che venivano poi prelevate in contanti presso alcuni uffici postali delle province di Frosinone e Roma, per poi rientrare nella disponibilità dei promotori del sodalizio attraverso appositi corrieri. In questo modo si consentiva alle società reali di stornare dagli utili le somme di denaro corrispondenti ai pagamenti delle fatture emesse dalla “cartiera” per le prestazioni inesistenti ed evadere così le imposte relative, oltre a permettere l’alimentazione di fondi neri di denaro liquido, formati dalle somme restituite a seguito dei bonifici.

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