Processo Sangalli, condannati a 4 anni l'ex vice sindaco De Santis e l'Arch. Ricciotti
Condannato per il reato di corruzione ma ad un anno ed otto mesi di reclusione anche Giancarlo Tullio per false fatturazioni
Processo Sangalli arriva una raffica di condanne. Nella giornata di ieri i giudici del tribunale di Frosinone hanno condannato l'ex vice sindaco del Comune di Frosinone Fulvio De Santis (foto in basso) e l'architetto Giovanni Battista Ricciotti a quattro anni di reclusione. Entrambi, ricordiamo, dovevano rispondere del reato di corruzione.
Il reato e le condanne
Un anno ed otto mesi per Giancarlo Tullio che doveva rispondere di false fatturazioni, I giudici sono stati più severi del pubblico ministero che aveva richiesto tre anni di reclusione per l'ex vice sindaco e per l'architetto comunale. Sconto di pena soltanto per Giancarlo Tullio per il quale era stati chiesti due anni di carcere.
L'inchiesta
L'inchiesta, partita dalla procura di Monza aveva toccato numerose città italiane comprese quelle della Ciociaria. Il comune di Ferentino infatti aveva stipulato con la Sangalli una convenzione di ben cinque anni. Ma a seguito di numerose proroghe ottenute era rimasta molto tempo di più. L'inchiesta aveva coinvolto anche il comune di Frosinone nella persona del vice sindaco De Santis nonchè assessore all'ambiente del Comune capoluogo.
Le accuse per la gara pilotata
Secondo le accuse del pubblico ministero la Sangalli per accaparrarsi l'aggiudicazione del bando di concorso avrebbe aggirato l'ostacolo mettendosi direttamente in contatto con l'architetto Ricciotti. Quest'ultimo avrebbe agevolato tale aggiudicazione. All'epoca dei fatti, stiamo parlando del dicembre del 2013, sia De Santis che Ricciotti finirono in carcere. Entrambi, secondo le accuse, avrebbero pilotato la gara di appalto per far vincere la ditta di Monza.
La tangente di oltre 2 Mln di euro
In cambio avrebbero dovuto intascare una tangente di due milioni e mezzo di euro. Da qui il reato di corruzione per il quale sono stati condannati. Gli avvocati del collegio difensivo hanno già preannunciato che presenteranno ricorso in Appello non appena verranno depositate le motivazioni della sentenza.