Processo Sangalli, il PM chiede tre anni di carcere per De Santis e Ricciotti. A breve la sentenza
Si avvia verso la conclusione una vicenda che ha visto coinvolti i comuni di Frosinone e Ferentino. Nel processo si è parlato anche di una tangente da 2 milioni di euro
Il processo Sangalli arriva al capolinea. Lunedì mattina presso il tribunale di Frosinone il pubblico ministero ha presentato le sue richieste di condanna nei confronti dell'ex vice sindaco Fulvio De Santis, dell'architetto Giovanni Battista Ricciotti e di un impiegato Giancarlo Tullio. I primi due dovevano rispondere di corruzione mentre il terzo di false fatturazioni. Il pubblico ministero ha chiesto tre anni di reclusione per De Santis e Ricciotti e due anni per Tullio. Il 29 novembre prossimo verrà pronunciata la sentenza.
La storia
La vicenda che era partita da Monza aveva mosso i primi passi dall'appalto rifiuti nel comune di Ferentino dove il comune aveva stipulato con la Sangalli, la ditta di rifiuti, una convenzione di ben cinque anni ma di fatto la ditta grazie a numerose proroghe era rimasta all'opera molto di più. Via via che l'inchiesta si allargava veniva coinvolto anche anche il comune di Frosinone nella persona del vice sindaco De Santis nonchè assessore all'ambiente del Comune capoluogo.
La gara "ritoccata" e la maxi tangente
Secondo le accuse del pm la Sangalli per accaparrarsi l'aggiudicazione del bando di concorso avrebbe aggirato l'ostacolo mettendosi direttamente in contatto con l'architetto Ricciotti, che avrebbe agevolato tale aggiudicazione. All'epoca dei fatti, stiamo parlando del dicembre del 2013, sia De Santis che Ricciotti finirono in carcere. Secondo le ipotesi della procura i due avrebbero aggiustato la gara di appalto proprio con l'intenzione di far vincere la ditta di Monza e per farlo avrebbero dovuto intascare una tangente di circa due milioni e mezzo di euro. Gli Imputati, va detto, avrebbero sempre respinto tutte le accuse decisi a dimostrare in aula l'infondatezza delle accuse.
