Pugni alla moglie malata di alzheimer in ospedale, marito indagato
Dopo una settimana da quella aggressione la donna è deceduta. Effettuato l'esame autoptico sulla salma per accertare la natura del decesso
Avrebbe picchiato l’anziana moglie malata di Alzheimer mentre si trovava ricoverata in ospedale a Frosinone. A seguito del decesso della donna, avvenuto una settimana dopo l'aggressione fisica, la procura ha iscritto il marito sul registro degli indagati per i reati di maltrattamenti, lesioni ed appropriazione indebita. I fatti risalgono allo scorso maggio, quando la signora classe 1935 da tempo affetta da demenza degenerativa, era stata ricoverata in ospedale perché a causa di una caduta in casa, aveva riportato la frattura delle costole, di una rotula e di un braccio.
Il testimone oculare dell'aggressione alla moglie
A detta del marito si era trattato di una caduta accidentale. Ma proprio all’interno del nosocomio frusinate sarebbe avvenuta una cosa sconvolgente che ha fatto sospettare che le lesioni riportate dalla moglie fossero scaturite da maltrattamenti pregressi. L'uomo di 83 anni, sarebbe stato visto da alcune persone che si trovavano nella stessa camerata dove era ricoverata l’anziana, mentre colpiva la moglie sferrandole dei pugni in testa e cercando di tappargli la bocca per impedirle di respirare. Soltanto le urla dei presenti che hanno chiesto immediatamente aiuto, avrebbero impedito all’uomo di proseguire in quell’azione criminosa. Da informazioni trapelate sembra che l’anziano subito dopo il fatto si sarebbe dato alla fuga.
La denuncia
Sono stati proprio i sanitari dell’ospedale
I figli si sono rivolti ad un avvocato
L'esame autoptico
A loro dire la pensione di invalidità della mamma veniva gestita dal genitore in modo inadeguato. La situazione è precipitata nel maggio scorso, quando i familiari erano stati informati che la loro congiunta, era stata ricoverata in ospedale con diverse fratture. Adesso resta da capire se il marito avesse già infierito su quel corpo già debilitato nel fisico e nella mente. La risposta a questa domanda potrà darla soltanto l’esame autoptico. I risultati sono previsti tra sessanta giorni.