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Cronaca

Oltre 160 mila euro di fatture false per i migranti ospitati all'hotel Bracaglia. In due sotto processo

La vicenda risale agli anni 2011 e 2012 ed ha coinvolto i legali rappresentanti della Cooperativa "Noi"

L'accusa mossa nei loro confronti è quella di aver lucrato sui migranti che erano stati ospitati presso l'albergo "Hotel Bracaglia" di Frosinone. Una accusa che si traduce in truffa ai danni dello Stato. Per tal motivo Giovanni Cirilli e Loreto Malandrucco entrambi legali rappresentanti della società alberghiera, sebbene in  epoche diverse sono stati rinviati a  giudizio. 

La storia

La storia che li ha portati alla sbarra risale a qualche tempo fa, quando la  Guardia  di Finanza aveva cominciato ad indagare sulla gestione dell’accoglienza profughi provenienti dal nord Africa, nel periodo che andava dal primo giugno 2011 al 31 dicembre 2012. La cooperativa "Noi" che si stava occupando della sistemazione dei migranti si era rivolta ai gestori dell’hotel Bracaglia affinché gli immigrati avessero vitto e alloggio.

Le cifre e le false fatturazioni

Per ogni straniero, venivano versati 26 euro. La società che gestiva l’albergo, però avrebbe fatturato 38 euro al giorno per ogni rifugiato. Secondo le accuse, dunque, i due imputati per poterci guadagnare sopra avevano fatto in modo di dichiarare importi superiori a quelli realmente spesi. Con questa "manovra" lo Stato sarebbe stato truffato di 90 mila euro nel 2011 e di 75 mila euro nel 2012. Dunque il rendiconto presentato era stato artatamente gonfiato. A seguito degli elementi raccolti dal pm il giudice per le udienze preliminari li ha trascinati entrambi alla sbarra. Malandrucco sarà difeso dall'avvocato Giuseppe Lo Vecchio e Malandrucco dal legale Marco Rossini. Prima udienza il 3 gennaio prossimo.  

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