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Cronaca

Lega la madre al letto con i cavi della televisione perché non vuole trovarsi un lavoro

La donna in preda al terrore, non appena ha avuto la possibilità di liberarsi ha allertato i carabinieri che hanno fatto scattare l'arresto. Il giovane è stato rinviato

Lega la madre al letto con un cavo della televisione perchè le aveva detto che doveva trovarsi un lavoro. Trentonne finisce sotto processo. I fatti risalgono al qualche mese fa, quando la donna che era rimasta vedova e che vive di pensione non ce la faceva più a far fronte a tutte le spese di casa ed aveva sollecitato il figlio a darsi da fare per trovare una occupazione. Insieme a lui aveva anche un'altra figlia di 32 anni che stava ancora studiando e lei non ce la faceva più a sbarcare il lunario. Ma il ragazzo di 38 anni a quelle sollecitazioni aveva reagito insultando la mamma. A questo da aggiungere che  impediva alla madre e alla sorella di avere rapporti sociali. Mamma e figlia dovevano vivere isolate dal mondo.

L'aggressione alla sorella

La sorella che aveva un fidanzato, per non urtare la suscettibilità del fratello era costetta a vedere il suo ragazzo di nascosto. Una volta che l'aveva sorpresa sotto casa con il fidanzato l'aveva presa per i capelli e, trattandola come una poco di buono, l'aveva trascinata per la strada. Ma nell'ultima violenta discussione aveva legato la madre al letto con un cavo elettrico e l'aveva minacciata di morte. A quel punto la donna non ce l’aveva fatta più ed aveva allertato i carabinieri del comando provinciale.

L'arresto

A seguito di quella richiesta di aiuto era scattato l'arresto nei confronti del giovane. L'avvocato difensore Giuseppe Lo Vecchio del foro di Frosinone aveva sostenuto che il suo assistito aveva subìto un grave trauma per la perdita del padre, e che dunque aveva bisogno di essere curato. Il giudice accogliendo la tesi, aveva disposto il trasferimento del detenuto presso un centro attrezzato fuori della provincia ciociara. La mamma ha riferito agli investigatori che era stata costretta a prendere quella decisione per il bene del figlio.

Il rinvio a giudizio

Se con avesse allertato le forze dell’ordine con tutta probabilità avrebbe rischiato la sua vita e quella della figlia. Il ragazzo nei giorni scorsi è stato rinviato a giudizio per i reati di maltrattamenti, percosse e lesioni. La prima udienza si terrà il prossimo aprile.

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