Massacrata con calci e pugni, Gloria conosceva il suo aguzzino
Secondo gli elementi raccolti dagli investigatori la tragedia si sarebbe consumata in ambito familiare. Intanto, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario
I familiari non credono che la loro adorata Gloria, la ragazza morta sulla Monte Lepini nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, sia stata massacrata di botte da qualche cliente occasionale. Loro non riescono a credere che la figlia fosse dentro il mondo della prostituzione.
Per questo motivo si sono affidati all'avvocato Tony Ceccarelli il quale è stato incaricato di rappresentarli nelle sedi opportune. La ragazza a loro dire si recava ad Anzio tutti i giorni per dare una mano nella frutteria gestita dall'ex marito, un egiziano residente a Frosinone.
Ogni giorno si faceva accompagnare dal cognato e dalla convivente di questo nella cittadina balneare e poi a tarda sera rientrava nella sua abitazione in via Bellini, nella parte bassa del capoluogo ciociaro. Secondo i primi elementi raccolti dal legale, la tragedia andrebbe ricercata in ambito familiare. Gloria il giorno della sua morte si era recata in un albergo di Nettuno perchè aveva appuntamento con una persona. La stessa, forse che l'avrebbe massacrata di botte fino a causarne il decesso.
La ricostruzione
Il legale punta a ricostruire le ultime ore di vita della giovane mamma. Di certo c'è che prima di chiedere aiuto, il cognato della sventurata che si trovava alla guida della vettura, aveva percorso più di cento chilometri. Perchè, si chiedono gli investigatori non si è fermato al primo ospedale che si è trovato sulla sua strada? Che motivo c'era di allontanarsi in tutta fretta da quell'albergo? Domande che per il momento sono ancora in attesa di risposte. Il medico legale che ha effettuato l'autopsia avrebbe confermato la presenza di ecchimosi e di piccoli tagli in varie parti del corpo. Ma la vicenda è alquanto intricata, Gli investigatori stanno battendo tutte le piste cercando di trovare anche un piccolo indizio che possa portare all'identificazione di chi massacrando di botte la ventitreenne ne avrebbe decretato la morte. La procura al momento ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio volontario.