Monte San Giovanni, minacce e botte ai confinanti per delle bandiere nel terreno. 64enne rinviato a giudizio
Le discussioni nel tempo sono degenerate in liti continue ed in una occasione l'uomo ha preso a "palancate" il vicino di casa
Lesioni personali e minacce, queste le accuse che hanno portato il pubblico ministero a chiedere il rinvio a giudizio per R.C. un 64enne residente a Monte San Giovanni Campano. La vicenda risale ad alcuni mesi fa quando i vicini di casa, padre e figlio, avevano piantato lungo la recinzione delle bandiere.
Le liti per le bandiere
A detta del 64enne però erano state piantate ad un palmo dalla sua recinzione e questo non lo considerava legale, così aveva iniziato a discutere per farle spostare. Per via di vecchie ruggini, già altre volte, va detto c’erano state delle liti con i vicini di casa ma in quella occasione i fatti, pardon, le mani, avevano preso il posto alle parole.
Le pesanti minacce e la botte con una tavola
L’indagato, infatti, dopo aver minacciato il figlio del suo confinante dicendogli: "devo sparare a te e a tutta la famiglia" si era avventato sul padre colpendolo con una palanca alla testa e procurandogli lesioni al volto e al capo. L'uomo era stato trasportato dagli operatori del 118 presso l’ospedale "F.Spaziani" di Frosinone dove i medici avevano stilato una prognosi di quindici giorni.
La deuncia
A seguito di tale fatto era scattata la denuncia nei confronti del sessantaquattrenne per il reato di lesioni e minacce. Nei giorni scorsi il pubblico ministero a conclusione delle indagini ha presentato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del 64enne.
L’uomo sarà difeso dall’avvocato Luca Solli del foro di Frosinone.