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Cronaca Giuliano di Roma

Morte Michele Liburdi, le tracce di Dna potrebbero incastrare l'unico indagato

Si attende l'esito della perizia che la Procura ha fatto disporre sugli abiti indossati dal cinquantaquattrenne morto dopo un presunto pestaggio

Morte di Michele Liburdi, gli inquirenti sono in attesa di avere i risultati della perizia effettuata dal consulente nominato dalla procura di Frosinone, il dottor Massimo Di Veroli sugli indumenti, del 53enne residente a Giuliano di Roma e che un mese fa era arrivato cadavere al pronto soccorso del 'Fabrizio Spaziani'.

L'unico indagato

Da questo esame potrebbero emergere eventuali tracce del DNA dell'unico indagato per questa morte. Si tratta di M.V. un ragazzo di 28 residente a Ceccano che, al momento deve rispondere di omicidio preterintenzionale e tentata estorsione. Il medico legale Vincenza Liviero, che ha effettuato l'esame autoptico sulla salma, avrebbe rilevato lo spappolamento della milza ed una emorragia interna.

Le botte

Lesioni che potrebbero essere riconducibili alle percosse che Michele Liburdi avrebbe ricevuto dall'indagato e che potrebbe aver causato il malore fatale. Sulla vicenda, va detto, vige ancora il massimo riserbo. L'uomo, difeso dall'avvocato Giampiero Vellucci in sede di interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. Se verranno ritrovate tracce di Dna riconducibili al 28enne di Ceccano, la posizione  di quest'ultimo potrebbe aggravarsi ulteriormente 

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