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Cronaca Cassino

Omicidio Gabriel, immagini choc dell'autopsia. Il bimbo poteva essere salvato

Raccapricciante la descrizione da parte del medico legale che ha parlato di una pressione sulla bocca di oltre sette minuti. Donatella Di Bona, assassina reo confessa, poteva essere fermata dal padre del piccolo

Gli occhietti chiusi e il volto angelico. Le labbra socchiuse come se dormisse un sonno profondo, da bimbo sereno. E poi quei graffi sul nasetto e quei lividi sulle guance a chiarire ogni cosa. L'angelo biondo è sprofondato nell'eterno sonno dei giusti.

Il mancato soccorso

Scioccanti le immagini dell'autopsia effettuata sul corpicino del piccolo Gabriel Feroleto, ucciso dai genitori a Piedimonte San Germano il 17 aprile del 2019. Scioccante la ricostruzione degli ultimi istanti di vita fatta dal medico legale Maccionchi, incaricato dalla Procura. Gabriel poteva essere salvato. La mano di Donatella Di Bona è rimasta sul visetto del piccolo, comprendo bocca e naso, per oltre sette minuti. Sarebbe bastato l'intervento di qualcuno presente sul posto per evitare un'agonia tanto ingiusta quanto atroce all'angioletto biondo, colpevole solo di aver pianto mentre la donna cercava di avere un rapporto sessuale con Nicola Feroleto, amante e padre di Gabriel. Sarebbe bastato che il 49enne di Villa Santa Lucia bloccasse la donna per cambiare il destino nefasto del bimbo.

Il falso alibi

Perché Nicola Feroleto, come dichiarato da Donatella Di Bona, era accanto a lei nel momento del raptus omicida. Erano insieme, nella macchina di lui, a consumare un rapporto sessuale, quando Gabriel che dormiva sul sedile posteriore si è svegliato ed ha iniziato a piangere. C'era sempre lui quando il figlioletto ha tentato con le manine di liberarsi da quella morsa di acciaio. E' andato via dalla contrada Volla e dal luogo della mattanza solo quando Donatella, in stato confusionale, ha stretto il bimbo oramai morto tra le braccia ed ha iniziato ad incamminarsi verso casa. Secondo le indagini portate avanti dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Cassino, sotto le direttive dei magistrati Valentina Maisto e Roberto Bulgarini Nomi, l'uomo avrebbe mentito per evitare problemi. Avrebbe mentito agli inquirenti e per rafforzare il piano attuato a sua discolpa avrebbe chiesto alla moglie di fornirgli un alibi.

La parola al Ris

E lo stesso Nicola Feroleto, in aula accanto al suo avvocato Luigi D'Anna, si è mostrato impassibile, senza un minimo segno di cedimento, alla vista delle immagini dell’autopsia. In aula anche le parti civili: la nonna materna di Gabriel, Rocca Di Branco e lo zio, Pio Francesco Di Bona, entrambi rappresentanti dall’avvocato alberto Scerbo e mentre l'altro zio materno, Luciano Di Bona, è rappresentato dall’avvocato Giancarlo Corsetti. L'udienza è stata aggiornata al 10 luglio quando saranno ascoltati, la dottoressa Sacchi, geologa forense, i medici dell'Ares 118 intervenuti in soccorso di Gabriel ed i 4 militari del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri.

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