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Cronaca Paliano

Paliano, Romagnoli; per far rinascere la Selva deve farsi da parte la politica

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: "Ci ho pensato 10,100,1000 volte, mi son detto - spiega in una lettera Vincenzo Romagnoli ex responsabile del progetto Selva con l'amministrazione Sturvi -ma chi te lo fa fare, lascia perdere, ne

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: "Ci ho pensato 10,100,1000 volte, mi son detto - spiega in una lettera Vincenzo Romagnoli ex responsabile del progetto Selva con l'amministrazione Sturvi -ma chi te lo fa fare, lascia perdere, ne

hai pagato e ne stai pagando ancora le conseguenze in prima persona per essertene interessato... Ma quando si parla di Selva di Paliano non riesco ad essere indifferente: né si può tacere sentendo così tanti sproloqui, e vedendo con quanto pressappochismo si affronta questo tema.

Chiariamo subito un concetto: non sto accusando nessuno, non mi sto rivolgendo a qualcuno in particolare. Parlo a nome e per conto personale, non sto rappresentando alcun partito né movimento. Questa è soltanto l’esternazione di una persona innamorata de La Selva, e che non riesce a darsi pace vedendola nuovamente ripiombare nel disinteresse e nell’incuria più totale, oltre che nelle maglie della maledetta burocrazia istituzionale e politica, che nulla crea e tutto distrugge.

Diciamo che in questi giorni ho sentito, e letto, tante di quelle…. inesattezze, chiamiamole bonariamente così, che mi è venuta voglia di chiarire alcuni aspetti fondamentali, almeno per dar modo a chi volesse davvero capire come stanno le cose, di provare a farsi un’idea sulla base di elementi certi e non, come troppo spesso accade nel nostro paese, per sentito dire.

Come sappiamo, La Selva di Paliano è un'area di 470 ettari. Il Parco Uccelli è nato nel 1974 dall'intuizione, e dal genio, del Principe Antonello Ruffo di Calabria, l’unico vero futurista del nostro territorio: un uomo che è riuscito a trasferirmi la passione fortissima per questo luogo, avendo io avuto la fortuna di trascorrere con lui diverse serate a cercare di configurare un modem che non funzionava mai, o una stampante rotta, o un computer impallato, dentro un ufficio pieno di progetti, idee, fotografie. Mi raccontava storie che, pur trattando sempre lo stesso tema, ogni volta apparivano come nuove, ed ogni volta riuscivano a suscitare in me emozioni diverse. Non riusciva a nascondere l’amarezza per quel grande sogno interrotto.

Prima di tutto dobbiamo essere riconoscenti a lui se la nostra generazione ha avuto la fortuna di vivere La Selva. Un grande grazie glielo dobbiamo tutti. Noi che gli abbiamo voluto bene, speriamo che la sua vecchiaia trascorra serenamente insieme ai suoi familiari, ricordandogli che il suo sogno è diventato anche il nostro.

Ai più giovani possiamo ricordare che il Parco era meta anche di artisti, che vi giungevano da ogni parte del mondo; alla Selva trovavano il luogo ideale dove far vivere le loro opere in un rapporto di totale assonanza uomo-ambiente (Nel 1994 venne installato all'ingresso del Parco, il Cubo di legno di Sol Lewitt, poi rimosso nel 2005 e trasferito a Berlino).

Ma dopo gli anni di crescita e sviluppo, che hanno fatto de La Selva una delle maggiori attrazioni naturalistiche d’Italia, per l'oasi inizia un lento declino, che culmina nel 2003 con la definitiva chiusura del Parco Uccelli : le banche infatti avviano un'azione di recupero dei crediti che porta a mettere sotto sequestro preventivo l'intera tenuta, che verrà divisa in 30 lotti.

Veniamo ai giorni nostri: con grande impegno e sforzo condiviso, il 1° Maggio 2010 La Selva riapre i cancelli. Le aste giudiziarie non sono finite ma è iniziato un nuovo corso.

Alla cerimonia di apertura, con grande gioia del sottoscritto ma non solo, partecipa anche il principe Antonello Ruffo di Calabria.

Finalmente, la Giunta Regionale, con decreto n° 564 del 04/12/2010, dichiara “La Selva di Paliano e Mola Piscoli Monumento Naturale”, stralciando di fatto quanto, l’allora Giunta Comunale Giordani, con delibera di consiglio n° 49 del 24 Ottobre 2007, aveva approvato tramite la S.T.U. (Società di Trasformazione Urbana) e cioè : la realizzazione all’interno dell’area de La Selva di circa 440 mila metri cubi di cemento.

Decretare La Selva e Mola Piscoli Monumento Naturale, fu l’atto più veloce per renderla meno appetibile ad eventuali speculatori e per preservare l’integrità dell’area, dati i vincoli del monumento in materia di nuove ed eventuali cubature. Di lì a poco infatti alcuni lotti dello stesso Monumento Naturale sarebbero andati all’asta, e avremmo rischiato di veder trasformare l’intera zona sotto infinite colate di cemento.

Questa è la storia, utile da conoscere anche a chi oggi mette in discussione il Monumento Naturale. In questi giorni da qualcuno sento dire che le normative che regolano il monumento sono troppo restrittive, impedendone lo sviluppo. Trovo tutto questo profondamente errato, e penso che chi critica l’istituzione del monumento naturale dicendo che non dà possibilità di sviluppo, ahimé forse non conosce per niente il Master Plan approvato dalla Regione Lazio, sul quale vengono riportate dettagliatamente tutte le attività di sviluppo possibili, appunto, all’interno del Monumento Naturale. Prima di parlare sarebbe opportuno documentarsi! Perché tanta superficialità? A chi giova?

Solo per ricordare alcune delle attività possibili illustro un breve elenco:

ATTIVITA’ ALL’INTERNO DEL MONUMENTO NATURALE LA SELVA DI PALIANO

Ricostruzione del "Borgo" e la zona servizi;

Area Direzionale, Ricettività Sociale ,Vivaio, Commercio Equo Solidale;

Strutture per Educazione Ambientale, Zona Parcheggi e area Camper;

Strutture di servizio per la fruizione del Bosco;

Zona di Commercializzazione e/o degustazione Vini;

Biovillaggio e zona della Fattoria Didattica;

Strutture di supporto all'incubatoio Ittico, Strutture di supporto alle attività Ippiche;

Residenze Agricole, Parco naturalistico dell'avifauna Bosco della Selva;

Museo Internazionale con spazio espositivo permanente (Centro Ricerca Educazione Ambientale);

Uffici di gestione del Monumento Naturale ,Il Centro Tematico sulla "allodiversità";

Vivaio Acquatico Scientifico, Incubatoio ittico, Cantina Sociale e punto degustazione;

Strutture di accoglienza Agrituristica ,Farmer Market (Mercatino agricolo);

L'acquacultura, Funzioni connesse con le attività di Sport e tempo libero;

Parco Naturalistico per il tempo libero,Area per eventi all'aria aperta;

Circuiti ciclabili, Circuiti ippici, Strutture di supporto all'ippodromo;

Area per campeggi, Area Camper, Parco acquatico, Villaggio Astronomico;

Parco attrezzato per bambini, Attività commerciali al dettaglio e servizi di supporto;

Ristorazione, Servizi informativi Villaggio Biologico, con attività agricole annesse;

Edilizia Sperimentale Bioenergentica, Microproduzione di Energia Eolica e Fotovoltaico;

Strutture Congressuali, Attività Artistiche, Area per eventi all'aria aperta;

Eventi Musicali e Teatrali, Centro di ricerca e sviluppo di attività economiche legate alla risorsa ambiente, e tantissime altre cose che ancora si possono fare.

Se siete riusciti a leggere fin qui, mi scuso per essere stato troppo prolisso: ma era un dovere spiegare come stanno le cose!

All’attuale Amministrazione mi permetto di dire solo che non serve a nulla stanziare 42 mila euro per prendere in affitto un bene che tra qualche mese andrà all’asta, sarebbero solo soldi buttati, e non possiamo permettercelo.

Serve un’idea condivisa e serve che la Regione Lazio lasci fare a chi ha voglia di fare. Se de La Selva alla giunta Zingaretti non frega nulla, come ha ampiamente dimostrato, lasci gestire tutta l’area di proprietà della Regione all’Amministrazione Comunale di Paliano!

All’attuale amministrazione dico che, pur avendo una visione completamente diversa dalla loro, non potrò MAI essere contrario a qualsiasi progetto serio di rilancio dell’area. Ma inviterei a riflettere su quanto si sta decidendo, cioè l’affitto per un anno, decisione che fa uscire INUTILMENTE dalle casse comunali 42 mila euro dei cittadini di Paliano, e che, passato il primo momento di entusiasmo per la possibilità di rimettere i piedi nel Parco ora sotto i sigilli, non porterà a nulla. La Selva è rimasta aperta per diversi anni non costando nulla al comune di Paliano, e se proprio si dovevano spendere dei soldi, si potevano spendere quelli che erano stati stanziati e non spesi, come cita l’articolo di Flavi su La Notizia h24: “ Con la determinazione n. G06822 del 3/6/2015 l’agenzia Regionale Parchi, area Giuridico –Contabile- Amministrativa: “ Restituisce somma da parte del BIC Lazio S.P.A. da destinarsi ad attività di gestione del Monumento Naturale “La Selva di Paliano” di 224.628 euro e spicci. “

Ci sono pronti studi di fattibilità sui flussi migratori tra Aeroporto di Ciampino/ Fiumicino e Napoli, progetti con Tour Operator per soste, dei Pullman turistici che attraversano la tratta Roma/Napoli, dentro l’area de La Selva: tutti aventi come centralità l’area del Monumento Naturale. Purtroppo a questo punto, considerata la manifesta incapacità e il lassismo dimostrati dalla politica dei partiti, non resta che augurare a me e a voi che la politica stessa si faccia da parte e sblocchi la situazione, oppure che l’ultimo lotto all’asta, riguardante i laghetti e Cascina Paola, venga acquistato da privati: almeno saremmo certi che l’area non verrebbe abbandonata!

N.B. non serve mettere “Mi Piace” , basta solo fare un’attenta lettura e cercare di ragionare con la propria testa per trovare un’idea di rilancio comune per il bene di tutto il territorio di Paliano e dei palianesi.

Senza polemica, mi raccomando...

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