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Cronaca

Ecco cosa c'è dietro l'arresto del famoso ematologo Franco Aversa

Il medico avrebbe adottato metodi e comportamenti con i pazienti non autorizzati dalla legge. L'uomo che deve rispondere di corruzione ha beneficiato dei domiciliari

A far scattare le indagini sul famoso ematologo ciociaro Franco Aversa sarebbe stata la denuncia di un collega per questioni legate al suo operato, questioni cliniche che avevano fatto dubitare sulla metodologia utilizzata con certi pazienti. Ma quando i carabinieri del Nas agli ordini del maggiore Gianfranco Di Sario di Parma hanno cominciato a scavare nella vita professionale dell’ematologo, hanno scoperto che il luminare, insieme alla amministratrice delegata del Centro servizi Congressuali di Perugia, erano a capo di una attività illecita che verteva sui convegni che le case farmaceutiche sponsorizzano per poter ottenere la vendita dei loro farmaci, e sul denaro che veniva intascato per favorire candidati raccomandati ai concorsi.

L'operazione dei Nas

L’operazione "conquibus"  così è stata denominata dai carabinieri del Nas è scattata ieri alle prime ore del mattino di mercoledì. Oltre al medico ciociaro che è finito in manette, sono state iscritte sul registro degli indagati altre 36 persone  che operano in ambito universitario e nel settore della commercializzazione e della promozione di farmaci.

Il sequestro preventivo

Contestualmente è stato disposto ed eseguito il sequestro preventivo, ai fini della confisca, di 335.000 euro quale provento delle condotte corruttive e del reato di truffa. Nel corso dell’operazione sono state eseguite inoltre 40 perquisizioni presso le abitazioni degli indagati e presso le sedi di importanti società e note aziende farmaceutiche. Franco Aversa che ha beneficiato dei domiciliari sarà rappresentato dall'avvocato Enrico Cozzari del foro di Perugia. 

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