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Cronaca Piedimonte San Germano

Piedimonte, morte operaio Fca, un altro sopralluogo dei carabinieri ma nessun indagato

Questa mattina tavolo tecnico con sindacati e assessore regionale. Un minuti di silenzio per ricordare Fabrizio Greco. Ascoltati una decina di colleghi e presentata un'informativa in Procura.

Nessun indagato al momento per la morte di Fabrizio Greco, il giovane operaio morto schiacciato da uno stampo industriale all'interno del reparto Presse dello stabilimento FCA di Cassino nel sud della provincia di Frosinone. In questo momento è in corso un nuovo sopralluogo da parte degli investigatori dei Carabinieri e della Procura che parla di 'procedimento contro ignoti'.

Informativa in Procura

Nelle prossime ore è previsto il conferimento dell'incarico al medico legale che dovrà poi effettuare gli accertamenti autoptici necessari a capire le cause della morte del 40enne di Pontecorvo che, a seguito del colpo, potrebbere aver riportato la frattura della base cranica. Nel frattempo i carabinieri della compagnia di Cassino hanno presentato una prima informativa al magistrato Valentina Fusco. La relazione contiene gli interrogatori a sommaria informazione di una decina di colleghi presenti al momento dell'incidente. L'assessore regionale al lavoro arrivato presso la sede del Centro per l'impiego di via Volturno dopo aver riservato un minuto di silenzio in ricordo di Fabrizio Greco ha parlato ai tanti presenti ed ai sindacati. 

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“All’esito della riunione indetta a Cassino tra tutti gli organi e le parti sociali firmatari del Protocollo regionale “più salute e sicurezza sul lavoro”, bisogna accelerare l’attuazione degli impegni previsti nel protocollo stesso e occorre mettere in campo nuovi strumenti per la salvaguardia dei lavoratori. Il 9 ottobre - Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore della Regione Lazio al Lavoro e nuovi diritti. incontrerò i rappresentanti dell’ispettorato interregionale del Lavoro e dell’Inail con lo scopo di creare, assieme alle ASL regionali, una task forse per rafforzare i controlli e la vigilanza in modo coordinato, per massimizzare le risorse a disposizione e per evitare sovrapposizioni e aree grigie.

Inoltre, all’interno della IX commissione della Conferenza delle regioni, avvierò una discussione per chiedere la realizzazione di una strategia nazionale sulla salute e la sicurezza sul lavoro, che in Italia, a differenza di altri paesi europei, ancora manca. Sempre nell’ambito della IX commissione credo sia necessario affrontare il tema degli organismi paritetici, per i quali occorre un'apposita normativa che ne regolamenti costituzione e funzioni. Non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale, inoltre, andrebbero rafforzate le misure per sostenere le aziende che investono in formazione e prevenzione, con un sistema più incisivo di sanzioni e premialità. Nel Lazio stiamo per pubblicare un bando proprio per finanziare la formazione dedicata ai lavoratori e alle imprese, specie le piccole e medie, nell’attuazione del protocollo sulla salute e sicurezza”.

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