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Cronaca Piglio

Piglio, per la siccità anticipata la vendemmia

Uve bianche e rosse già sono in raccolta perché mature. Meno vino rosso più infarti

L’andamento stagionale asciutto e le continue giornate di sole associate al gran caldo afoso dei mesi di Giugno,  Luglio e di Agosto, hanno favorito già la maturazione delle uve bianche  facendo anticipare nelle campagne di Pigli, e di tutto il comprensorio della Strada del Vino Cesanese la vendemmia e il prodotto -a detta degli esperti- risulterà perfettamente sano e con elevata gradazione zuccherina in quanto sono stati trascurabili gli attacchi di oìdio e di peronospera.  Questo per la qualità. 

Perdite tra il 20 e il 30 percento 

Nota dolente per la quantità per effetto della gelata primaverile  e della perdurante siccità. Si stima, a detta degli esperti, una perdita in linea con le previsioni nazionali, tra il 20 e il 30% in meno rispetto alla scorsa annata. 
Buona gradazione zuccherina 

Si avranno, quindi, uve con buona gradazione zuccherina

I riti “Bacchici” hanno già preso il via con le uve bianche, le prime che in questo mese di Settembre sono maturate, dalle quali nascerà la “Passerina del Frusinate” o “Frusinello”, per proseguire subito dopo con le uve nere da dove viene fuori il delizioso e quanto robusto “Cesanese del Piglio d.o.c.g.”.  
Che il vino è vita ormai lo sanno tutti. 

Meno vino rosso più infarti

Una clamorosa statistica ha dimostrato che a minor consumo di vino corrisponde una maggiore quantità di infarti. “Gli astemi moriranno d’infarto in numero due volte maggiore dei moderati bevitori” dice Leroy Creasy, professore di Fitologia presso la Cornell University di New York. 
Infatti un buon bicchiere di vino abbassa il tasso di colesterolo nel sangue e mette al riparo dai disturbi cardiaci. Infatti negli Stati Uniti dove si è avuto un aumento del consumo del vino pari al 52% si è avuta una discesa delle mortalità per infarto del 22 per cento. 

Per cui mai come questa volta sembra opportuno rifarsi alla saggezza degli antichi citando un detto famoso “prosit”..!  

Purtroppo troppi fattori congiurano contro la coltivazione della vite, non ultimi, i cinghiali e il cambio di destinazione di alcuni terreni da agricoli ad aree fabbricabili. 

Centro di Trasferenza un pugno agli occhi

Altro punto dolente è il centro di trasferenza che accoglie i rifiuti dei comuni limitrofi,  realizzato con ordinanza n° 26 del Presidente della Giunta regionale  Badaloni. Questo centro di trasferenza  è stato posto nel cuore della campagna pigliese dove si produce il  vino doc. Una domanda sorge spontanea: quale  sarà il futuro del  famoso Cesanese di Piglio?  
 

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