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Cronaca

Regione, Abbruzzese (FI):giunta si confronta presso Asl Frosinone per risoluzioni criticità' reparto pediatrico san Raffaele Cassino

"La giunta regionale ha recepito la mia proposta per l'attivazione di di un tavolo di confronto con il commissario straordinario della Asl di Frosinone, Luigi Macchitella per risolvere le criticità del reparto pediatrico della clinica sana...

"La giunta regionale ha recepito la mia proposta per l'attivazione di di un tavolo di confronto con il commissario straordinario della Asl di Frosinone, Luigi Macchitella per risolvere le criticità del reparto pediatrico della clinica sana Raffaele di Cassino. Occorre trovare una soluzione per le circa 150 famiglie coinvolte e assicurare, quindi, il percorso riabilitativo a bambini portatori di varie disabilità che ad oggi si rivolgono alla struttura sanitaria de quo". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"Pertanto è stato assunto l'impegno di attivare il commissario Asl in termini brevissimi per iniziare un percorso volto a risolvere una problematica che da novembre affligge la struttura sanitaria San Raffaele. Infatti, nel reparto di Pediatria non c’è un neuropsichiatra infantile, figura professionale necessaria fondamentale, sia per la diagnosi, che per il trattamento terapeutico dei piccoli pazienti, sia per la firma dei progetti riabilitativi. La struttura ospedaliera - continua Abbruzzese - ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la ricerca della figura, ma ad oggi nessuno ha risposto al bando per mancanza dei necessari requisiti. Nel frattempo si è assisto alla chiusura dei progetti formativi in scadenza e all’impossibilità di autorizzare nuovi ingressi. Data l’eccezionalità legata alla necessità di assicurare un servizio importante che coinvolge mamme e bambini, ho avanzato la proposta di una convenzione regionale straordinaria, di fatto una deroga, calata sulla ASL, con le caratteristiche della integrazione pubblico/privato (i medici a carico della ASL, il resto a carico del San Raffaele, senza penalizzazioni di sorta sulla retta).

Attendiamo pertanto che il governo regionali si attivi al più presto per incominciare a discutere della risoluzione di questa problematica che dura già da troppi mesi. considerato il fatto che nel momento in cui il progetto non è stato rinnovato, la terapia è dovuta proseguire comunque e non tutte le famiglie, possono permettersi di sostenere privatamente costi molto elevati. Invece, per chi ha deciso di rimanere legato al progetto,sono iniziati i disagi legati alla riorganizzazione interna del reparto, generata dai progetti chiusi con relativo spostamento delle ore di trattamento, ciò ad anno scolastico avviato, e quindi con un sostegno già programmato, e relativa riorganizzazione del menage familiare". Ha concluso Abbruzzese.

AGRICOLTURA; ABBRUZZESE (FI): RICHIESTO INCONTRO AD ASSESSORE HAUSMAN PER CONFRONTO SU TEMATICHE SETTORE ITTICO

“Ho richiesto un incontro urgente all’assessore all’Agricoltura, Carlo Hausmann al fine di predisporre interventi risolutori in merito ad argomenti che riguardano il settore ittico della Regione Lazio, come il rinnovo dei decreti di guardia pesca volontario e i programmi di ripopolamento in previsione della pesca”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“Inoltre l’occasione sarà idonea per confrontarci sulla Proposta di Legge Regionale n. 355, di cui sono primo firmatario e concernente le Norme per la tutela delle risorse idrobiologiche e della fauna ittica e per la disciplina dell’esercizio della pesca nelle acque interne della Regione Lazio. Il Piano ittico regionale sicuramente rappresenta il più significativo aspetto per il quale è di fondamentale importanza il proseguo dell’Iter per l’approvazione della P.L. Nel piano infatti sono indicate, dettagliatamente, tutte le modalità per poter praticare la pesca nelle acque interne del Lazio, tra le quali: le misure minime e la quantità massima delle specie catturabili, le epoche di divieto, le sanzioni amministrative, l’applicazione delle direttive comunitarie, la possibilità di ottenere la licenza di pesca solamente effettuando un versamento su cc postale (senza aspettare le lungaggini degli uffici pubblici) e il permesso di pesca temporaneo che sicuramente potrà incrementare l’offerta turistica legata alla pesca sportiva”. Ha concluso Abbruzzese.

PRECARI ASL LATINA, SIMEONE (FI): “DA ZINGARETTI E FORTE NESSUNA SOLUZIONE. LA STABILIZZAZIONE E’ L’UNICA RISPOSTA POSSIBILE”

“Sulla situazione dei precari della Asl di Latina dalla Regione Lazio arriva il solito travisamento dei fatti. All’insegna di un laconico “state buoni se potete” Zingaretti e il suo compagno di partito, Enrico Forte, annunciano la proroga dei contratti per i precari sino al 31 dicembre 2018. E chiedono ai sindacati e ai 565 medici, infermieri e tecnici esclusi dalla stabilizzazione a cui hanno diritto per legge, di evitare lo sciopero annunciato. Il problema non è la proroga dei contratti che già c’è stata e risale al 2015! Il problema è l’inserimento di quei precari nel piano delle stabilizzazioni. E su questo punto Zingaretti tace! E’ l’ultimo treno per uscire dal precariato e superare definitivamente l’assolvimento dei Lea. La risposta che i precari attendono è una ed una sola: il superamento del precariato mediante l’inserimento nel piano delle stabilizzazioni. Su questo non si può, e non si deve, tergiversare. La risposta è semplice: sì o no! Non si possono ammettere altre risposte evasive ed elusive del problema. Le pezze a colori non servono a nessuno. Perché si aggiunge beffa alla beffa. L’unico elemento positivo, se così lo vogliamo definire, che emerge da queste dichiarazioni sta nel fatto che almeno dopo settimane che anche in consiglio regionale ci battiamo per chiedere interventi immediati e risolutivi, Zingaretti ed i suoi sembrano essersi resi conto di essere seduti su una polveriera. Peccato che la consapevolezza dovrebbe portare ad interventi seri e mirati di cui, purtroppo, non si vede traccia. Lo stesso consigliere Forte che oggi si affanna a dire che sta seguendo con attenzione l’emergenza in atto ci domandiamo dove fosse quando in aula gli abbiamo chiesto, come opposizione, di condividere le proposte messe in atto e farsi promotore con noi di soluzioni concrete. Sorprende poi leggere, dopo mesi in cui il centrosinistra ci ha detto che la sanità in provincia di Latina è in splendida forma, che Forte ammetta la “già critica situazione dei livelli essenziali di assistenza. Oggi l’intervento della Regione mira ad evitare, nell’immediato, il collasso definitivo dei nostri ospedali che senza i 565 precari chiuderebbero. Stabilizziamoli e daremo ai cittadini una sanità all’altezza delle loro esigenze e al personale il diritto di accedere ad un futuro che, a tutt’oggi, gli resta negato”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

IPAB, SIMEONE (FI): “LA REGIONE LAZIO PROVVEDA AL RIORDINO E TRASFORMI L’ISTITUTO SANTA MARGHERITA IN FONDAZIONE”

“La Regione non ha più attenuanti, l’Ospizio di Santa Margherita, sull’Aventino a Roma, deve diventare una fondazione. E’ dal decreto legislativo del lontano 2011 che la Regione Lazio è inadempiente. Anche il termine del 31 dicembre 2016, che la Regione si era imposto con l’approvazione del Collegato al bilancio di agosto 2016, è scaduto senza che la Regione Lazio abbia provveduto al riordino. Ora l’imperativo è intervenire. All’indomani della trasformazione dell’Ospizio in Ipab il legislatore ha imposto, infatti, il riordino mediante trasformazione in Fondazioni o Istituzioni di Pubblica Assistenza. La Regione Lazio, in palese violazione del dettato legislativo, non ha provveduto al riordino delle Ipab ed alla conseguente trasformazione dell’Ipab Santa Margherita in Fondazione. Con ciò violando, pure, le tavole di fondazione di Padre Simpliciano della Natività, ai tempi Francesco Saverio Maresca, e le finalità per cui, in qualità di fondatore dell’Ospizio, aveva stabilito un espresso vincolo di destinazione della struttura per la continuazione dell'opera caritatevole di riabilitazione delle donne in difficoltà affidando l’importante compito alla Congregazione delle Suore Terziarie Francescane dette "Margheritine", oggi Suore Francescane dei Sacri Cuori, da lui istituite e dallo stesso espressamente individuate come uniche direttrici della struttura. Del resto l'assistenza agli anziani viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori secondo ritmi e condizioni irrispettose delle normative in materia di "funzionamento delle strutture che prestano servizi socio-assistenziali" e delle recentissime prescrizioni regionali. Non solo. Le suore opererebbero in assenza di convenzione, scaduta da tempo. Senza copertura assicurativa. Senza alcun rispetto dei contratti collettivi di categoria. Con ritmi di lavoro di oltre 15 ore giornaliere. Tutti gli immobili gestiti dall'Ipab, compresa l'adiacente Chiesa di Santa Balbina, le cui spese di manutenzione sono contrattualmente ed esclusivamente a suo carico, pena la restituzione della piena proprietà agli aventi diritto, versano in uno stato di palese degrado. Esiste, inoltre, un intervento della Corte costituzionale che ha stabilito che le Ipab regionali ed infra regionali possano continuare a sussistere assumendo la personalità giuridica di diritto privato. Ciò nonostante, e in spregio ai numerosi solleciti inoltrati dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori, la Regione Lazio non ha inteso rispettare il dettato normativo e procedere in tal senso. In questo contesto, dopo che nella seduta del consiglio regionale il 31 marzo 2016 l’assessore Visini aveva chiesto tempo per verificare la bontà di quanto evidenziato e le soluzioni per porre fine a questa annosa vicenda, ho presentato una nuova interrogazione per chiedere, tra l’altro, se ci siano, e quali siano, i motivi ostativi alla trasformazione dell' Ipab Santa Margherita in fondazione di diritto privato. Ho chiesto se corrisponda al vero che l'assistenza agli anziani, anche non autosufficienti, viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori, in assenza di convenzione, secondo ritmi e condizioni contrari ai contratti collettivi di categoria e spregevoli delle disposizioni normative in materia di "funzionamento delle strutture, che prestano servizi socio-assistenziali" e delle recentissime prescrizioni regionali in materia. La Regione ha avuto tempo per studiare. Ora risponda e agisca”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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