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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Regione, Fiotech Buschini: “Convocato dalla struttura tecnica il Comune di Cassino per approfondimento documentazione”

“La struttura tecnica dell’assessorato all’Ambiente, da me guidato, ha raccolto la mia apertura espressa in consiglio regionale in risposta ad un question time sul caso Fiotech srl, esaminando la documentazione inviata dal Comune di Cassino.

“La struttura tecnica dell’assessorato all’Ambiente, da me guidato, ha raccolto la mia apertura espressa in consiglio regionale in risposta ad un question time sul caso Fiotech srl, esaminando la documentazione inviata dal Comune di Cassino.

Tale documentazione, fatta recapitare in Regione dal Comune, non rientra nella casistica definita dal D.Lgs. 152/2006 che recita, testualmente, all’art. 29 quater comma 7: “In presenza di circostanze intervenute successivamente al rilascio dell'autorizzazione di cui al presente titolo, il sindaco, qualora lo ritenga necessario nell'interesse della salute pubblica, può, con proprio motivato provvedimento, corredato dalla relativa documentazione istruttoria e da puntuali proposte di modifica dell'autorizzazione, chiedere all'autorità competente di riesaminare l'autorizzazione rilasciata ai sensi dell'articolo 29-octies”.

Per questi motivi, la struttura tecnica, ha convocato il Comune di Cassino, per il giorno 7 agosto alle ore 11 presso la sede della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi, al fine di valutare e approfondire la documentazione”.

SICCITA’: ABBRUZZESE (F.I.) TUTELARE LE PRODUZIONI OLIVICOLE NEL LAZIO

"grido di allarme lanciato da Coldiretti circa i danni provocati dalla siccità alla produzione olivicola del Lazio è assolutamente condivisibile e merita particolare attenzione da parte della Regione". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"E' fondamentale quindi che la Regione Lazio istituisca un organismo temporaneo in grado di svolgere un'attenta attività di monitoraggio relativa ai danni provocati alle produzioni olivicoli, stiamo parlando di ben 334 frantoi nel Lazio dei quali ben 87 solo in provincia di Frosinone e che analizzi le potenziali criticità legate alla siccità, ma anche agli incendi, che possano danneggiare ulteriormente le produzioni agricole. Le stime fatte dalle associazioni di categoria sono già ingenti ed occorre fare in fretta per scongiurare il peggio. L'agricoltura rappresenta un comparto fondamentale per la già provata economia del territorio. Gli invasi e i corsi d'acqua sono a secco e alcune culture risultano essere compromesse al 50%. La cifra dei danni, fino a questo momento, si aggira già intorno ai 100 milioni.

Il governo regionale non può permettere che un segmento così importante del nostro comparto economico come l'agricoltura/agro-alimentare che vale il 17 % del prodotto interno lordo, possa rischiare di essere severamente compromesso. L'agricoltura ha rappresentato in questi anni di crisi economica una fonte indispensabile di posti di lavoro per giovani professionisti. Un patrimonio che deve essere assolutamente tutelato. Il governo deve intervenire, attraverso misure straordinarie, per far si che questo comparto non paghi oltremodo gli effetti di una siccità che rischia di compromettere quanto fatto sin ora da molte Regioni per il sostegno e la valorizzazione delle tantissime realtà imprenditoriali, piccole e medie che quotidianamente generano ricchezza sul territorio.

Interventi che non possono prescindere anche da una sinergia tra Regioni, come Lazio, governo centrale e le autorità Europee preposte alla difesa ed allo sviluppo delle attività legate all'agricoltura". Ha concluso Mario Abbruzzese

SICCITA’, SIMEONE (FI): “ZINGARETTI REPLICA E PUNTA IL DITO SENZA VEDERE LE PROPRIE RESPONSABILITA’”

“La replica del presidente Zingaretti al nostro intervento dà solo la misura perfetta di quanto sia lontano dalla realtà, dai territori e dai cittadini. Sentirci dire che la crisi idrica in atto è legata al disinteresse e alla mancata vigilanza dei sindaci sul gestore delle risorse idriche. Sentire Zingaretti citare fantomatiche spartizioni degli utili della società che gestisce le risorse idriche nei Comuni dell’Ato 4 è imbarazzante. Perché spiega come Zingaretti si limiti a leggere quello che gli viene scritto, tra l’altro male, da qualcuno. Nella gestione del servizio idrico dell’Ato 4 mai un solo centesimo dei dividendi è finito nelle tasche di alcuno. Lo dimostra il fatto che tali somme sono sempre rimaste nella disponibilità di Acqualatina, società che in poco più di dieci anni di attività ha effettuato ben 200 milioni di investimenti sul territorio di competenza derivanti dalla tariffa, e quindi dalle tasche dei cittadini, e solo meno del 2% deriva dai contributi regionali. Zingaretti prima di puntare il dito, Prima di parlare di quello che non conosce si informasse. Qui l’unico disinteresse evidente è il suo e quello della sua giunta rispetto a problemi reali ben lontani, purtroppo, da trovare una soluzione”

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

ANZIANI. TORQUATI - ROLLO (PD): "CENTRO ANZIANI CASSIA. DOPO UN ANNO, LA MAGGIORANZA DICE UN SI'

ROMA - "Dopo tredici mesi, l’Amministrazione pentastellata del Municipio XV ritiene finalmente di dare voto favorevole ad un documento che chiede di continuare quanto fatto dalla precedente Giunta per la ripresa in possesso dei locali da destinare al Centro anziani "San Felice Circeo".

Attualmente ospitato in via Cassia 384, in una location non propriamente idonea, il nuovo Centro anziani andrebbe ubicato proprio in nell’edificio - a scomputo del Pup 566 di Via di San Felice Circeo – in cui, quando eravamo alla guida del Municipio, immaginavamo dovesse andare.

A distanza di 13 mesi dalla sua presentazione da parte nostra, oggi finalmente è stata portata in Aula la Risoluzione che chiede appunto all’attuale maggioranza ed al Presidente di impegnarsi a proseguire il percorso già avviato, ovvero a dichiararsi disponibile alla presa in consegna del bene e a destinarlo al Centro Anziani. Un passo che dovrebbe essere accompagnato anche dallo svolgimento in tempi rapidi della gara per i fondi utili al suo adeguamento, fondi che la vecchia Giunta comunale aveva previsto nel Piano Investimenti 2015 e che fortunatamente sono stati riproposti nell'ultimo bilancio.

Senza soffermarci troppo a stigmatizzare il ritardo con cui il M5S si è degnato di approfondire la questione, ci auguriamo adesso che con questo voto la maggioranza porti a compimento un percorso importante per l'intero quadrante della Cassia e per gli oltre 380 anziani iscritti ad oggi al Centro ".

Così in una nota Daniele Torquati, capogruppo in Municipio XV membro dell'assemblea romana e nazionale del PD e Agnese Rollo Consigliera PD

SICCITA’, SIMEONE (FI): “CITTADINI E AGRICOLTORI PROVINCIA DI LATINA CHIEDONO ACQUA. ZINGARETTI REGALA PAROLE”

“In consiglio regionale oggi si è affrontato il tema della siccità e della crisi idrica nel Lazio. Ma nella relazione, corposa, del presidente della Regione Lazio Zingaretti mancava la parte più importante. Mancavano le persone. Non c’erano la sofferenza e il disagio che i cittadini della provincia di Latina, ed in particolare dei Comuni del sud pontino, da mesi sono costretti a sopportare con acqua razionata e rubinetti a secco. Non c’erano gli agricoltori che ogni giorno vedono le scorte di mangime per il bestiame ridursi, i raccolti andare in fumo e i costi lievitati a fronte di fatturati in caduta libera. Non c’era il volto delle tante aziende in ginocchio a causa della totale assenza di interventi concreti da parte di una Regione che sa solo voltarsi dall’altra parte anche rispetto alle proposte, come quelle avanzate da alcune associazioni di categoria, per chiudere l’emergenza e contenere i già consistenti danni ad esempio attraverso la realizzazione di piccoli invasi localizzati per area, con costi ridotti ed alta efficienza nell'antincendio e nell'irrigazione di emergenza. Non c’era alcun cenno all’attuazione di quanto contenuto nel nostro ordine del giorno, approvato a febbraio di quest’anno dal consiglio regionale, con cui si impegnavano Zingaretti e la sua giunta a contribuire con risorse concrete a fronteggiare e risolvere in modo definitivo la crisi idrica nei Comuni del Sud Pontino e del Golfo di Gaeta. Non considerando che se avessero dato seguito a queste proposte un piccolo magari, ma importante, passo avanti sarebbe stato compiuto. Quello che lascia senza parole è il fatto che le avvisaglie, di quella che è una crisi senza precedenti, c’erano state già nel 2016 e la soluzione non poteva e non può essere racchiusa, come accaduto sinora, nello scaricare la responsabilità su altri, nel dire che la colpa non è della Regione o di Zingaretti. Perché il nodo non sta nel cercare il capro espiatorio ma nell’intervenire per risolvere questa emergenza. Ed oggi dallo stesso Zingaretti non abbiamo compreso, perché si ostina a non dirlo, cosa intende fare. Se intende assumersi con responsabilità e in base al sacrosanto principio di sussidiarietà, come abbiamo suggerito, il ruolo di cabina di regia, recependo le istanze di tutte le istituzioni, le associazioni datoriali, dei gestori facendovi parte integrante della risoluzione dei problemi definendo azioni immediate, a medio e lungo termine, da attuare per uscire dall’emergenza in modo definitivo. A Zingaretti i cittadini, gli agricoltori, chiedono responsabilità politica ed amministrativa per chiudere una emergenza che combina fattori strutturali, quali l’abbassamento dei livelli dell’acqua all’interno delle centrali di produzione, e fattori contingenti, quali l’anomala ondata di siccità degli ultimi mesi. Chiedono straordinari ed urgenti investimenti per il riefficientamento delle reti idriche in Comuni come quelli del Sud pontino e della provincia di Latina attraverso l’eliminazione del fenomeno della dispersione del flusso idrico ed il rafforzamento delle centrali di produzione esistenti. Non chiedono, e non meritano, false soluzioni come quella riguardante il prelievo nel lago di Bracciano che ha solo rimandato al primo settembre lo stop degli approvvigionamenti senza mettere sul tavolo alcun progetto vero, risolutivo. Ed oggi, dopo aver ascoltato Zingaretti. Dopo aver sperato sino all’ultima parola di ascoltare quali fossero i progetti, le risorse ed il preciso cronoprogramma di interventi, siamo costretti a trarre una sola, nefasta, conclusione. Prima o poi la pioggia arriverà. La stagione estiva arriverà a conclusione come natura vuole. E questa emergenza sarà risposta da Zingaretti nel cassetto insieme agli stanziamenti necessari per interventi non utili ma indispensabili ad evitare che il prossimo anno la crisi di oggi si trasformi in tragedia. I cittadini e gli agricoltori hanno bisogno di acqua. Ma ancora una volta Zingaretti dispensa parole”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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