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Cronaca

Regione, maltempo Lazio: criticità idrogeologica per temporali da primo pomeriggio oggi e per 9 ore

Codice giallo su bacino del liri; nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri. ''Il Centro Funzionale Regionale ha emesso oggi un bollettino di criticità idrogeologica e idraulica che riporta una valutazione di criticità codice giallo per rischio...

Codice giallo su bacino del liri; nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri. ''Il Centro Funzionale Regionale ha emesso oggi un bollettino di criticità idrogeologica e idraulica che riporta una valutazione di criticità codice giallo per rischio idrogeologico per temporali a seguito di precipitazioni previste: da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale; nevicate al di sopra dei 1000-1200 metri sulle seguenti zone di allerta: Bacino del Liri dalle ore 14 di oggi, lunedì 23 gennaio e per le successive 6-9 ore. La Sala Operativa Permanente ha emesso l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

SANITA’; REGIONE LAZIO A CIMO: 1.947 CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO NEL 2017 TRA PRECARI E NUOVE ASSUNZIONI

“Il decreto 403 pubblicato sul Burl del 29 dicembre rappresenta un punto di svolta importante per quanto riguarda le procedure concorsuali e di stabilizzazione del personale. Un percorso di questo tipo non avveniva da 10 anni. Il decreto prevede per il 2017 l’assunzione a tempo indeterminato di 1.947 unità di personale tra medici, infermieri, tecnici di cui 651 nuovi ingressi e il resto per stabilizzare i precari. Le stabilizzazioni previste secondo le norme del Dpcm del 6 marzo 2015 sono 671, altri 625 operatori saranno stabilizzati in base alla legge 208 del dicembre 2015, infine ulteriori 651 sono nuove assunzioni che avverranno attraverso concorsi pubblici. Questo percorso è previsto da due accordi sottoscritti con le sigle sindacali di settore, sia mediche che del comparto, e rappresenta un cambio di passo epocale nelle politiche del personale sanitario regionale: basti ricordare che nel 2013 le assunzioni furono solo 68. A rendere possibile questo passaggio i conti in ordine, la definizione di budget assunzionali per ogni singola Asl e l’affidamento alle stesse Aziende della responsabilità di una ricognizione puntuale delle posizioni precarie. Attualmente sono in atto le opportune verifiche che competono alle Asl e c’è la disponibilità della Regione a revisionare i decreti”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio in merito alle polemiche sollevate da Cimo Lazio.

SANITA’, SIMEONE (FI): “DEPOSITATA COME FORZA ITALIA PROPOSTA DI LEGGE PER RIMUOVERE GLI OSTACOLI REGIONALI ALLA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA ASL DI LATINA E DEL LAZIO”

“Per la stabilizzazione dei precari della Asl di Latina ho presentato, come primo firmatario, insieme ai consiglieri di Forza Italia, una proposta di legge concernente “Modifiche alla L.R. 14 dell’11 agosto 2008 – stabilizzazione dei precari della Asl della Regione Lazio”. L’obiettivo della proposta di legge, formata da un solo, ma essenziale, articolo è rimuovere gli ostacoli normativi di natura regionale all’attuazione alle norme aventi carattere di lex specialis introdotte dal legislatore nazionale, considerato anche che non sussistono problemi legati alla copertura finanziaria dal momento che i costi necessari ad attuare la misura sono già sostenuti dalle aziende sanitarie. Alla completa attuazione delle norme peculiari introdotte dal legislatore nazionale osta, infatti, nella Regione Lazio, l’operatività dell’art. 1, commi da 73 a 76, della legge regionale 14 del 2008 che, all’indomani del commissariamento della sanità nel Lazio, ha introdotto limiti specifici alle assunzioni di personale di comparto. Noi, colmando l’inerzia di Zingaretti, abbiamo con questa proposta di legge introdotto una deroga che prevede che “I commi da 73 a 76 dell’art.1 della legge regionale n.14 dell’11 agosto 2008 non trovano applicazione per le finalità a cui al DPCM 6/3/2015 ed alla legge n.208 del 28/12/2015” risolvendo il caos che si è creato tra la normativa nazionale e regionale. Una proposta che nasce a ridosso dell’ennesimo volta faccia da parte del presidente Zingaretti e della sua giunta di fronte alla esplicita richiesta di mettere in atto ogni strumento per garantire la stabilizzazione dei 565 medici, infermieri e tecnici che operano da anni nella sanità della nostra provincia assicurando assistenza ai pazienti e il funzionamento stesso dei nostri ospedali. Un atto dovuto verso chi dopo dieci anni di sacrifici si vede sbattere la porta in faccia nonostante abbiano maturato tutti i requisiti per essere stabilizzati. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, Zingaretti è seduto su una polveriera che sta per scoppiare come dimostra la nota a firma dell’Omceo, ordine dei medici di Roma, nel quale si annuncia la richiesta di accesso agli atti di tutte le Asl del Lazio per verificare se casi analoghi a quello di Latina esistano anche in altre Asl regionali e mettere in atto tutte le azioni, anche legali, per porvi rimedio. Presa di posizione che si somma a quella dei precari pronti allo sciopero e a quella dell’ordine dei medici di Latina che si è mobilitata ed ha deciso di portare gli atti in Procura riducendo ulteriormente la sabbia nella clessidra a disposizione di Zingaretti. Ci eravamo detti non pronti ma prontissimi a votare una modifica alla legge regionale del 2008 suggerendo a Zingaretti di portarla urgentemente in aula. Non lo ha voluto fare. Abbiamo superato anche questo ostacolo. Ora attendiamo di vedere se qualcuno in consiglio regionale dirà di no a questa proposta di legge che offre garanzie, tutela e certezze non solo ai precari della Asl di Latina ma di tutto il Lazio che si vedono negare i propri diritti. Se questa proposta venisse bocciata non Zingaretti ma la regione Lazio salterebbe su una bomba che loro stessi hanno scelto di non disinnescare”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

RIEVOCAZIONI STORICHE: OK A DELIBERA GIUNTA PER ALBO E PIANO TRIENNALE

Voto a maggioranza in commissione Cultura del Consiglio regionale. Previsto stanziamento di 300 mila euro per programma interventi 2016-2018.

La commissione Cultura e spettacolo del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Cristian Carrara, ha espresso parere favorevole a maggioranza con osservazioni, sullo schema di delibera di Giunta che disciplina l’albo regionale delle rievocazioni storiche. Via libera con lo stesso atto anche al programma degli interventi per il periodo 2016-2018, con uno stanziamento di 300 mila euro: 139 mila a titolo di trasferimenti ad amministrazioni locali e 161 mila a istituzioni sociali private. Il provvedimento ha ricevuto il solo voto contrario di Pietro Sbardella (gruppo Misto), nonché le astensioni dei consiglieri del Movimento 5 stelle Gianluca Perilli e Gaia Pernarella. Ha partecipato ai lavori l’assessore al Turismo Massimiliano Smeriglio.

Il provvedimento torna ora in Giunta per l'approvazione definitiva. Potranno presentare richiesta di iscrizione all'albo i Comuni nei quali si svolge la manifestazione di rievocazione storica e le istituzioni sociali, associazioni private senza scopo di lucro e onlus che hanno come fine statutario la conservazione della memoria storica del territorio. E’ richiesto che le manifestazioni di rievocazione storica siano organizzate da almeno cinque anni. Gli eventi iscritti entreranno a far parte del calendario annuale delle manifestazioni storiche e potranno utilizzare, nell’attività di promozione, la dicitura “manifestazione storica di interesse locale” e il logo regionale del Turismo. L’iscrizione all’albo permetterà di presentare la domanda per accedere ai contributi previsti dal piano degli interventi. La tenuta e l’aggiornamento annuale dell’albo sono affidate all’Agenzia regionale del Turismo.

Accolte, dalla commissione, diverse osservazioni. Una di queste, di iniziativa di Pernarella, intende garantire la tutela degli animali nell’ambito delle iniziative. Inoltre, una del consigliere Perilli che chiede di inserire nell’elenco delle tipologie delle rievocazioni anche lo “sport della tradizione” e quella del consigliere Piero Petrassi (Centro Democratico) che domanda di includere tra i soggetti interessati a richiedere l’iscrizione all’albo anche le Unioni dei Comuni. Altre osservazioni hanno riguardato: ulteriori criteri di ammissione all’albo, valutazione di qualità delle domande di iscrizione, modalità di accesso ai contributi e criteri di valutazione delle rievocazioni ai fini del riconoscimento del contributo. Accolta pure l’osservazione di Eugenio Patanè (Partito democratico) con cui si chiede di aggiungere, alla documentazione che deve essere allegata da un’istituzione sociale ai fini dell’iscrizione, “la delibera di Giunta o di Consiglio comunale” o altro atto autorizzativo del Comune che ospita la manifestazione

Rinviata a una prossima seduta la discussione del secondo punto all’ordine del giorno di oggi, la proposta di legge n. 288 del 2015, recante "Norme per il riconoscimento, la promozione e il sostegno dei diritti alla conoscenza e allo studio nella Regione Lazio". Marta Bonafoni (Sinistra italiana-SEL), da parte sua, ha espresso l’esigenza di un ciclo di audizioni propedeutico all’esame del testo nel merito.

Hanno partecipato alla seduta anche i consiglieri Michele Baldi (Lista Zingaretti), Daniela Bianchi (SI-SEL), Rosa Giancola e Gian Paolo Manzella (entrambi del Pd).

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