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Cronaca

Regione, tariffa puntuale rifiuti unanimità in commissione ambiente

Approvato lo schema di deliberazione che fissa le regole per premiare   i cittadini che sapranno differenziare meglio e di più

Approvato lo schema di deliberazione che fissa le regole per premiare i cittadini che sapranno differenziare meglio e di più

La commissione Ambiente, presieduta da Enrico Panunzi, ha approvato all’unanimità lo schema di deliberazione numero 194 sulle linee guida regionali per l’applicazione della tariffazione puntuale dei rifiuti da parte dei Comuni. Il documento torna ora in Giunta per il via libera definitivo e l’assessore al ramo Mauro Buschini, che l’ha illustrato oggi alla Pisana, terrà conto nella stesura finale delle quattro osservazioni depositate in commissione dal consigliere Giuseppe Simeone (Pdl-Forza Italia) e dal Movimento 5 stelle.

La delibera intende dare attuazione alla norma approvata lo scorso agosto in sede di collegato al bilancio che ha introdotto il principio della promozione della tariffazione puntuale, correlata ad una raccolta differenziata efficace, coerentemente con il principio “chi inquina paga” sancito dall’Unione Europea, in modo da attribuire i costi laddove vengono generati.

La Tari si chiamerà Tarip e diventerà così una tariffa di natura corrispettiva: verranno infatti premiati i cittadini maggiormente virtuosi in grado di differenziare correttamente i rifiuti e di ridurre così al minimo quelli non riciclabili, con ripercussioni positive sull’efficienza del servizio, nonché sull’importo da corrispondere al Comune di appartenenza.

“In Europa - ha spiegato l’assessore Buschini nel corso della propria relazione introduttiva - siamo rimasti gli unici ormai a pagare ancora il servizio di raccolta dei propri rifiuti in base ai metri quadri di proprietà dell’immobile, senza prevedere alcuna modulazione della tariffa in base ai reali conferimenti effettuati dai cittadini”.

La delibera di Giunta individua le buone pratiche che i Comuni del Lazio devono adottare entro il 2020 al fine di realizzare la verifica puntuale della produzione di rifiuti, partendo dalle utenze non domestiche. I principi che sono stati posti alla base del documento sono quelli della trasparenza e della premialità.

In applicazione del principio della trasparenza, il cittadino ha la sicurezza di pagare solo per il numero di conferimenti realmente operati, oltre al numero di quelli già inclusi nella parte fissa della tariffa. Vedrà quindi premiati i propri sforzi finalizzati all’aumento della differenziata grazie a un riconoscimento monetario immediato.

I nuovi regolamenti comunali di gestione dei rifiuti urbani, infatti, dovranno prevedere una serie di misure volte a consentire una corretta quantificazione dei rifiuti prodotti dalle singole utenze, anche attraverso la pesatura, l’utilizzo di contenitori dedicati, di sacchi o lacci preacquistati e di etichette con codici a barre che permettano la corretta associazione del numero di scarichi effettuati dall’utente. Possibile l’uso anche di tessere magnetiche che consentano il progressivo accumulo di crediti da utilizzare presso esercizi commerciali convenzionati per ottenere sconti direttamente proporzionali alla quantità di rifiuto differenziato conferito.

“Sono moltissimi - ha aggiunto Buschini - i Comuni che stanno rinnovando gli appalti per l'affidamento del servizio di gestione rifiuti a livello locale e che attendono gli esiti di questa delibera. Ovviamente non vogliamo lasciarli soli nella fase di start up e intendiamo affiancarli attraverso specifici bandi tarati sugli investimenti sostenuti per l’acquisto di strumentazioni utili a tracciare l'intero ciclo dei rifiuti”.

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