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Cronaca

Regione, vaccinazioni obbligatorie nel Lazio. Asl invia certificati direttamente alle scuole

Sarà acquisita attraverso un rapporto diretto fra le Scuole e le Asl la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie.

Sarà acquisita attraverso un rapporto diretto fra le Scuole e le Asl la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie. Questo è quanto prevede l’accordo stipulato con l’ Ufficio scolastico regionale ad iniziare dalla Asl di Frosinone, che verrà esteso in tutto il Lazio, finalizzato alla semplificazione degli atti derivanti dall'adozione del Dl sull'obbligo di vaccinazione per la popolazione da 0 a 16 anni. L’accordo si pone l’obiettivo di evitare e prevenire disagi alle famiglie per un possibile eccesso simultaneo di richieste ai servizi vaccinali. In base a quanto previsto dal documento, le scuole, nel pieno rispetto delle normative sulla privacy, invieranno gli elenchi degli iscritti alle Azienda sanitaria di competenza. La Asl da parte sua valuterà la regolarità della situazione vaccinale di ognuno, attiverà tutte le procedure previste per eventuale recupero del gap vaccinale e invierà i certificati direttamente alla scuole. Nel Lazio la copertura vaccinale risulta essere superiore alla media nazionale per 13 antigeni su 16: polio, difterite, tetano, pertosse, epatite b, hib, morbillo, parotite, rosolia, menigococco c, pneumococco coniugato, menigococco b, meningococco ACYW coniugato. Per quanto attiene il morbillo la Regione proporrà l’offerta attiva del vaccino agli operatori sanitari nell'ambito dei programmi aziendali di tutela della salute. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

SANITA’, SIMEONE (FI): “NESSUN PERICOLO PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA ASL DI LATINA E DEL LAZIO”

“In merito alla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge regionale concernente "Disposizioni in materia di assunzione di personale nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale", approvata dal consiglio regionale ad aprile 2017, credo sia fondamentale effettuare alcune precisazioni al fine di evitare inutili allarmismi. La legge 4 del 2017 è formata da due articoli. Il primo riguardante “Assunzione di personale nelle aziende e negli enti del servizio sanitario regionale”, e il secondo riguardante l’entrata in vigore. L’eccezione sollevata dal Consiglio dei ministri concerne solo la parte riguardante (lettera b dell’articolo 1) l'eventuale prossima assunzione, in via ordinaria, di personale sanitario non impiegato nelle aziende sanitarie regionali attraverso processi di esternalizzazione, non considerandolo conforme alla normativa statale in materia di concorsi nelle Aziende del Servizio Sanitario pubblico, in contrasto con i principi fondamentali in materia di "tutela della salute", in violazione dell'art. 117, terzo comma, della Costituzione. Nessuna eccezione è stata sollevata, invece, per la parte (lettera a) e c) dell’articolo 1) inerente la rimozione degli ostacoli normativi, di natura regionale, all’attuazione delle norme di salvaguardia introdotte dal legislatore nazionale, per consentire la stabilizzazione di precari impiegati nelle Asl di Latina e del Lazio in base al DPCM di marzo 2015. Non si tratta di passaggi irrilevanti ma fondamentali che credo sia giusto chiarire per non gettare nello sconforto tutti quei medici, infermieri e tecnici che senza adeguata informazione rischierebbero di cadere, di nuovo, nel limbo dell’incertezza. Abbiamo lavorato in questi mesi perché un diritto legittimo non venisse negato. Continueremo a farlo convinti che la nostra sanità, i nostri ospedali abbiano bisogno di personale capace di dare assistenza efficiente ed efficace ai pazienti. Ci aspettavamo che a fare chiarezza su questa notizia appresa qualche giorno fa fosse il presidente Zingaretti che, invece, come al solito ha preferito alle proprie responsabilità il silenzio. E proprio di fronte a questa inerzia, anche in qualità di co-presentatore di questa legge, ho ritenuto giusto nel rispetto di circa seicento professionisti intervenire e dare risposte a chi, per i sacrifici che compie ogni giorno, non merita di essere ignorato”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

INCENDI: REGIONE, "A FORMIA E SPERLONGA TRE INTERVENTI ELICOTTERO REGIONALE”

9 SQUADRE ATTIVE CON 40 VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE

Nottata particolarmente difficile per la Protezione civile della Regione Lazio a causa di due vasti incendi che si sono sviluppati nel sud Pontino, nelle zone di Formia e Sperlonga. A Formia nella zona di Castellonorato c’è stato l’intervento di sei squadre con venticinque volontari della Protezione civile, che hanno supportato il lavoro dei Vigile del Fuoco. Per spegnere le fiamme si è ricorso a due interventi aerei dell’elicottero regionale della Protezione civile e sono stati usati 4 pick-up e due autobotti. L’altro importante incendio, a Sperlonga, a visto l’intervento di tre squadre con circa 15 volontari. Anche qui è stato richiesto l’intervento dell’elicottero regionale, e da terra sono intervenuti 2 pick-up e una autobotte.

Lo comunica in una nota la Protezione civile della Regione Lazio.

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