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Cronaca

Intenso convegno contro la violenza sulle donne con gli studenti

L'avvocato Sonia Sirizzotti: "Chi vi picchia, chi vi impedisce di essere  persone libere, non vi ama ma soprattutto non vi rispetta"

Prima della violenza sulle donne dobbiamo concentrarci sul significato della violenza "Queste le parole del sindaco della città Nicola Ottaviani che stamattina è intervenuto all'incontro con gli studenti del liceo classico di Frosinone organizzato dall'associazione di volontariato "Ausel"  unitamente al Centro antiviolenza del Comune capoluogo.

Una profonda riflessione

"Violenza come  sopraffazione dell'altro - ha continuato il primo cittadino - come imposizione a qualunque costo del proprio volere, della propria volontà di autodeterminarsi rispetto alla libertà altrui di autodeterminarsi, ecco perchè non si può affrontare la tematica della violenza di genere dalla violenza verso il pianeta femminile se prima non viene svolta una profonda riflessione".

Bisogna dire che l'avvocato Sonia Sirizzotti e Anna Magliocchetti legale e coordinatrice del centro antiviolenza, la professoressa Barbara Parente, docente di storia e filosofia e il direttore Ausel del Frusinate Mario Ceccarelli, di spunti di riflessione agli studenti ne hanno forniti molti.

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"Diffidate - ha detto  l'avvocato Sirizzotti rivolgendosi alla ragazze in platea - di chi vi dà uno schiaffo, di chi vi proibisce di andare in palestra  o di uscire con le  amiche. Chi vi picchia, chi vi impedisce di essere  persone libere, non vi ama ma soprattutto non vi rispetta".

Un'analisi spietata dell'uomo violento

Il dibattito è proseguito facendo un'analisi spietata dell'uomo violento e prevaricatore, dell'uomo che arriva persino allo stupro per dimostrare la sua supremazia sulla donna sia a livello fisico che psicologico. "Dietro ogni uomo violento -  ha dichiarato il direttore dell'associazione Ausel  Ceccarelli - si nasconde un vissuto fatto di violenza, il suo disagio va ricercato proprio all'interno della sua famiglia di origine. Identica situazione per le vittime che magari hanno avuto come modello femminile madri remissive e sottomesse."

Da qui il percorso psicologico a cui vengono sottoposte le tante vittime di maltrattamenti e di percosse. Se non c'è stima, se non c'è rispetto, se non c'è libertà non può esserci amore. Questo il concetto corale degli organizzatori. E le nuove generazioni, soprattutto, di queste parole dovrebbero farne tesoro. 

Violenza sulle donne

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