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L'errore / Roccasecca

Roccasecca, la foto della chiesa di S. Tommaso finisce per errore in un articolo sugli abusi sessuali nelle parrocchie

Il sindaco Giuseppe Sacco: “Scelta totalmente estranea alla storia della nostra città. Siamo nel triennio tomistico: forse quel primo edificio al mondo dedicato al Dottore Angelico dovrebbe raccontare altre tipologie di notizie”

“Forse l’immagine della chiesa di San Tommaso a Roccasecca, la prima al mondo eretta in suo onore nel 1325, dovrebbe essere utilizzata per parlare del nostro grande concittadino, soprattutto adesso, in un momento particolare come quello del triennio a lui dedicato: nel 2023, ricorrono infatti i settecento anni dalla canonizzazione; nel 2024, i settecentocinquant’anni dalla morte; nel 2025, gli ottocento anni dalla nascita. Tra l’altro si tratta di una chiesa giubilare fino al prossimo luglio 2024, proprio per queste specifiche ricorrenze”.

Così il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco in merito all’articolo comparso sul sito dell’agenzia Ansa, alle ore 16,42 di giovedì 16 novembre, dal titolo, “Nel 2022 sono 54 le vittime di abusi sui preti, la metà in parrocchia”, nel quale si dà notizia del report della Cei e come foto viene utilizzato quella della chiesa sul monte Asprano.

“Quando ho avuto modo di leggere l’articolo – spiega il sindaco – sono rimasto veramente stupito per la distanza siderale fra l’argomento dell’articolo e la foto utilizzata a corredo. Una leggerezza”.

“Invito l’agenzia Ansa a venire a Roccasecca: saliremo insieme viale Paolo VI per poi raggiungere la chiesa trecentesca, affacciarci dal panorama che da lì si può gustare, salire al parco archeologico del castello dei Conti D’Aquino, così da avere la materia utile per raccontare la vita, il pensiero e le opere del nostro grande concittadino, motivo per il quale la nostra città dovrebbe salire agli onori della cronaca in questo periodo e non per fatti che nulla hanno a che fare con la sua millenaria tradizione”.

“Promuovere il territorio e le sue specificità – conclude il sindaco – sarebbero tra l’altro uno dei pilastri dell’informazione. Per cui mi auguro di essere contattato al più presto dall’agenzia Ansa per questo tipo di notizie e, utilizzando questa vicenda, faccio appello al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che di giornalismo è fine conoscitore, affinché, come finalista del progetto Capitale Italiana della Cultura 2025, venga in visita a Roccasecca proprio in occasione di queste importanti ricorrenze e ci aiuti a promuovere e tutelare le testimonianze della vita terrena di Tommaso D’Aquino che sono presenti nella nostra città. Nei prossimi giorni è mia intenzione scrivere al ministro per un invito ufficiale: chissà, anche l’Ansa potrebbe aiutarci a raggiungere l’obiettivo e in caso di positivo accoglimento della richiesta, raccontarlo dall’alto del suo prestigio e della sua autorità in tema di informazione”.

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