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Roma, dalla Capitale alla Calabria per spacciare e rubare. Arrestati 14 malviventi

A Roma e Reggio Calabria, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio

A Roma e Reggio Calabria, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno eseguito una misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio

Calabria, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 14 persone a vario titolo indagate per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro il patrimonio, tra cui furti in esercizi commerciali e in abitazioni.

L’operazione, convenzionalmente denominata “Cilea”, trae origine da un’attività investigativa svolta dal Nucleo Investigativo CC di Roma, su un gruppo di romani dediti a varie attività delinquenziali nel settore dello spaccio di sostanze stupefacenti e dei reati contro il patrimonio e la persona, i quali risultarono in contatto con alcuni personaggi di Reggio Calabria con cui pianificavano furti di ingente valore da attuare nel capoluogo calabrese. Dalle risultanze investigative emergeva che il gruppo di romani era solito spostarsi in Calabria per il tempo strettamente necessario per compiere il colpo preparato dai sodali locali e poi facevano rientro nella capitale con parte del bottino.

A seguito di un tentato furto perpetrato presso una gioielleria del capoluogo calabrese, nel luglio 2011, veniva sviluppata un’indagine in cooperazione con l’Arma di Reggio Calabria.

I successivi accertamenti hanno consentito di documentare l’esistenza di un gruppo criminale ben collaudato, facente capo a BELGIO Luigi Davide e a MUSOLINO Fortunato, (entrambi reggini il secondo dei quali domiciliato in Roma) operativo nel settore dei furti su commissione presso gioiellerie ed abitazioni.

Nel corso di tali attività, si è accertato l’interessamento del gruppo criminale a “colpi” da eseguire a Roma, Reggio Calabria e Palermo.

A Reggio Calabria tra gli obbiettivi era stato scelto anche il “Teatro Cilea”(da cui l’operazione prende il nome), ove nella notte del 09 novembre 2011 i carabinieri di Reggio Calabria sventarono un furto arrestando in flagranza di reato BELGIO Luigi Davide, TALINUCCI Antonio e FOTI Filippo e denunciando D’AGOSTINO Domenico e CURCIO Antonino.

Nel corso delle indagini è stata individuata anche una donna georgiana, domiciliata in Reggio Calabria ed impiegata come badante, che fungeva da ricettatrice per conto della “banda” e successivamente identificata in BIKAZDE MARINE. Le indagini su quest’ultima hanno consentito di rinvenire parte della refurtiva proveniente dai vari colpi messi a segno in abitazioni private.

A Roma, invece, veniva individuato DI SANTO Marco, (commerciante di metalli preziosi), che emergeva quale ricettatore di oro e metalli preziosi proventi di furto e presso il quale confluiva la refurtiva. Proprio seguendo questi ultimi due si riuscivano a ricostruire le dinamiche organizzative del gruppo.

I reati contestati agli indagati sono:

˗ associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro il patrimonio, tra cui furti in esercizi commerciali, in abitazioni, ricettazione (art. 416 I e IV comma c.p.);

˗ concorso in tentato furto aggravato in danno del teatro comunale “Cilea” e della gioielleria “Modafferi” (artt. 56, 110, 624bis, 625 c. 2, 9 c.p.);

˗ concorso in tentato furto aggravato continuato in abitazione (artt. 56, 110, 81 cpv, 624bis, 625 c. 2, 9 c.p.);

˗ concorso in furto aggravato in abitazione (artt. 110, 624 bis c.1,3, 625 n.3 c.p.);

˗ ricettazione (art. 648 c.p.).

Nel corso della notte, i Carabinieri di via in Selci in collaborazione con i militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 7 persone, tutti romani, di cui 6 sono stati tradotti al carcere di Regina Coeli, 1 agli arresti domiciliari. Nel corso delle perquisizioni domiciliari sono stati rinvenuti numerosi grimaldelli e chiavi alterate utilizzate per la realizzazione dei furti in appartamento.

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