Roma, il sindaco Marino capisce, finalmente, l'importanza della differenziata

Il problema dei rifiuti a Roma costituisce da tempo un’emergenza di sconcertante gravità. Non è un segreto che anni di mala gestione, un sistema monopolistico e l’insana scelta di prediligere la discarica come unica fonte di smaltimento per i rifiuti hanno portato a conseguenze disastrose per l’ambiente e la salute dei cittadini di Roma e non solo.

Solo ieri Marino si è espresso sulla questione, confidando in speranzose previsioni secondo le quali Roma, avendo iniziato una raccolta differenziata rigorosa, tra circa tre anni avrà un “ecodistretto dove i rifiuti diventeranno ricchezza”. Nel suo discorso il Sindaco cita anche la nota multinazionale Acea, alla quale si appella auspicando il suggellamento di un’alleanza con la città e un aiuto per chiudere il ciclo dei rifiuti.

Insomma, siamo probabilmente di fronte ad una nuova alleanza, un nuovo percorso da intraprendere in maniera congiunta per tentare di risolvere le criticità esistenti in ambito di smaltimento rifiuti. Ma qualsiasi percorso si voglia intraprendere, sottolinea il Codici, è oggi più che mai necessario agire con estremo rigore e soprattutto rispettando gli interessi dei cittadini.

“Un’ operazione che deve essere svolta con la massima trasparenza per evitare che il riacquisto della quota pubblica vada a saldare riccamente i soci privati, che già hanno avuto il loro riscontro da questa loro presenza – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici – Un’operazione che deve prevedere il ritorno dei servizi gestiti direttamente dalla società Acea e non dati in appalto esterno. Condizioni fondamentali per far sì che la manovra non si risolva, come già successo negli anni passati, con il caricamento dei costi sui cittadini, fin troppo spesso vittime prescelte per pagare le conseguenze di pasticci altrui”.