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Cronaca

Roma, il sindaco Marino incontra Claudio Palmulli. I servizi per i disabili sempre più insufficienti

Venerdì 1 agosto sarà una giornata molto importante per i diversamente abili della Capitale, poiché il sindaco Ignazio Marino ha acconsentito ad incontrare alle ore 17:00 al Campidoglio Claudio Palmulli, figlio del famosissimo Mister Ok che ogni...

Venerdì 1 agosto sarà una giornata molto importante per i diversamente abili della Capitale, poiché il sindaco Ignazio Marino ha acconsentito ad incontrare alle ore 17:00 al Campidoglio Claudio Palmulli, figlio del famosissimo Mister Ok che ogni Capodanno a mezzogiorno delizia i romani con il tradizionale tuffo nel Tevere.

Claudio Palmulli e mister ok

Pochi lo sanno che Claudio ha una brutta malattia che lo costringe sulla sedia a rotelle, e che suo padre attraverso lo spettacolo offerto ai romani conduce una lotta di sensibilizzazione per sostenere l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

La lotta di Claudio è iniziata circa un mese fa, con l’aiuto del suo amico Simone Carabella, anche lui tuffatore nel Tevere insieme a Mister Ok. Simone a sua volta dedica i suoi tuffi agli invisibili della Capitale, tra cui ai fratelli Biviano, accampati in una tenda da più di un anno davanti a Montecitorio al civico 117/a, per reclamare il diritto di curarsi con il metodo Stamina e alla lotta contro la costruzione dell’Inceneritore ad Albano Laziale.

La storia di Claudio e Simone ha sensibilizzato le cronache romane nell’ultimo mese.

Tutto è cominciato quando Claudio, dopo l’ennesima difficoltà nel tornare a casa dal lavoro in sedia a rotelle, a causa delle barriere architettoniche e dell’insufficienza di servizi per i disabili, in particolare nelle più importanti stazioni metropolitane di Roma come Colosseo, Spagna e Termini, ha deciso di dire basta e ha scritto una lunga lettera ai giornali per dar voce a tutti i disabili e per reclamare che i loro diritti vengano rispettati dalle istituzioni attraverso l’attuazione delle politiche di pari opportunità e nel rispetto dell’articolo 3 della nostra Costituzione.

La lettera di Claudio non ha lasciato indifferente il consigliere comunale capitolino Daniele Forgia che ha deciso di dedicare un’intera giornata alla causa dei disabili, attraversando il centro storico romano insieme al figlio di mister Ok, spinto sulla sua sedia da Simone Carabella. In più di un’occasione Simone ha dovuto alzare di peso Claudio e la sua carrozzina, perché non c’era altro modo per accedere ai mezzi pubblici tra ascensori non funzionanti, e completa mancanza di pedane o strutture per i disabili. Questo ha posto in evidenza come un portatore di handicap non abbia la possibilità di muoversi in autonomia a Roma. La notizia, riportata da diverse testate, ha posto in evidenza non solo le difficoltà dei disabili, ma anche la delusione di Claudio, che aveva calorosamente invitato il sindaco Marino a partecipare a questo tour per rendersi conto di cosa voglia significare attraversare Roma in sedia a rotelle. Il sindaco non si è presentato, ma Claudio e Simone hanno deciso di non arrendersi.

Pochi giorni dopo, per reclamare la sua attenzione, hanno organizzato una maratona a piedi da Dragoncello, dove Palmulli vive, fino a Montecitorio. Per 35 km in 6 ore, sotto il sole cocente di Roma, Simone, senza esitare un attimo e senza mai fermarsi ha spinto la sedia a rotelle di Claudio fino al centro, accompagnato dai vigili urbani.

Lo sforzo non è stato inutile, perché il sindaco Marino ha finalmente deciso di incontrare i due. Lo scopo della loro lotta è di andare fino in fondo per costruire una Roma a misura di disabile, e consentire che tutte le persone abbiano il diritto di muoversi e vivere in completa autonomia, senza essere un peso per gli altri, nonostante abbiano caratteristiche differenti. In fondo, ogni persona è diversa da un’altra, e in nessun caso è giustificabile che la diversità sia motivo di disagio, anziché di ricchezza per la società.

Simone Carabella, in un comunicato stampa, afferma che l’incontro con il sindaco sarà di grande importanza per capire cosa è possibile e doveroso fare in termini di concretezza. Stanchi delle promesse e della compassione, desiderano sapere come si muoverà l’amministrazione capitolina per aiutare i disabili: “Cercheremo di capire insieme al Sindaco di Roma cosa è possibile fare nell’immediato per rendere la Capitale una città il più vicino possibile a chi non è autosufficiente . E naturalmente come al solito, non indietreggeremo di un passo. Pezzo dopo pezzo ricostruiremo il nostro Paese” , ha dichiarato Simone per la stampa.

Di Aleksandra Milosevic

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