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Cronaca

Roma, la rete Sanares aderisce al progetto di aggregazione dei laboratori della Regione Lazio

E’ partito l’ atteso riordino della rete laboratoristica privata da tempo invocato dalla Regione Lazio. Infatti, la Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria – Area Programmazione Ospedaliera e Ricerca, ha richiesto ai laboratori privati...

E’ partito l’ atteso riordino della rete laboratoristica privata da tempo invocato dalla Regione Lazio. Infatti, la Direzione Salute e Integrazione SociosanitariaArea Programmazione Ospedaliera e Ricerca, ha richiesto ai laboratori privati accreditati di voler comunicare, entro il 29 dicembre c.a. le modalità di aggregazione alle quali ogni laboratorio intende aderire, al fine di poter procedere alla contrattualizzazione delle attività per l’anno 2015.

A tal fine, la Rete Socio Sanitaria SANARES, ha invitato ciascuna impresa aderente alla Rete medesima a dichiarare alla Regione Lazio di aver già aderito alla Rete-Contratto “Sanares”, istituita ai sensi dell’art 42 della Legge 30 luglio 2010 n 122, con atto notarile dello Studio Votta il 30 novembre dell’anno 2011.

Detto soggetto, quale primo Modello di “Rete di Impresa” ad aver realizzato un’aggregazione di oltre 30 strutture ambulatoriali e poliambulatoriali impegnate nel comparto della sanità privata accreditata della Regione, avendo precorso i tempi, ben si inserisce nell’ambito della specifica forma contrattualistica richiesta dalla Regione Lazio e risponde in pieno alle aspettative regionali. Nell’analisi degli scenari futuri, infatti, è stato calcolato che il numero di prestazioni ad oggi erogate dall’insieme degli aderenti alla Rete Sanares, al fine di definire la capacità produttiva documentata dalla Regione ad oggi presente, risulti pari a circa 1.600.000 prestazioni.

Inoltre, nel nuovo Modello “Rete Sanares”, l’integrazione operativa delle strutture e la loro complementarietà consentono al cittadino di accedere ai molteplici servizi offerti da tutte le imprese aggregate, anche attraverso l’avvenuta attivazione on-line di un innovativo Centro Unico di Prenotazione – CUP, trovando livelli di accoglienza comuni e di elevato standard qualitativo. E’ infatti proprio la capillarità e la distribuzione delle strutture ubicate sul territorio a fornire l’elemento caratterizzante e distintivo in grado di riconsegnare al cittadino-paziente quel fondamentale diritto alla libertà di scelta tra le molteplici attività specialistiche prestate, sancito peraltro dalle numerose leggi e decreti succedutisi nel tempo.

Giova infatti ricordare come proprio la stessa Rete Socio Sanitaria SANARES abbia spinto il legislatore nazionale ad accelerare il percorso del cambiamento inserendo nell’art. 15, comma 13, lettera c-bis) della Spending Review, in materia di riequilibrio del settore sanitario, una norma quadro intesa a “favorire la sperimentazione dei nuovi modelli di assistenza anche attraverso specifiche sinergie tra strutture pubbliche e private, ospedaliere ed extraospedaliere”.

E’ pertanto fervido auspicio del Presidente della Rete Sanares Gabriele Penitenti ritenere che tutte le Regioni sappiano riconoscere nell’Istituto delle Reti di Imprese quei Nuovi Modelli di Assistenza Socio Sanitaria, favoriti peraltro dalla predetta normativa nazionale, in grado di attuare una cooperazione pubblico-privato del tipo “sinergico”, ossia tale da innescare quell’azione potenziata derivante dall’incontro di due ambiti, capaci di sviluppare risultati propulsivi e di miglioramento, sia delle prestazioni, che dei servizi, offerti congiuntamente.

Giorgio De Rossi

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