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Cronaca

Roma, traffico di auto di lusso tra Italia e Paesi dell’Est Europa. Un poliziotto tra gli arrestati

Tecniche criminali raffinate, organizzazione strutturata ed una rete capillare di contatti tra Italia, Lituania, e Bielorussia; sgominata, dalla Polizia stradale di Roma, l’organizzazione criminale che gestivano il traffico di auto di lusso nei...

Tecniche criminali raffinate, organizzazione strutturata ed una rete capillare di contatti tra Italia, Lituania, e Bielorussia; sgominata, dalla Polizia stradale di Roma, l’organizzazione criminale che gestivano il traffico di auto di lusso nei paesi prima citati. Con l’operazione “Rent&Go”gli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Compartimento polizia stradale Lazio hanno eseguito 7 custodie cautelari e perquisizioni domiciliari tra Roma, Benevento e Bari. Tra gli arrestati un bosniaco, un bielorusso e un romano, ritenuti i “capi” dell’organizzazione. La custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata eseguita anche nei confronti di un appartenente alla polizia di stato in servizio presso la Questura di Roma.

Dopo un anno di investigazioni, gli uomini della stradale, con la collaborazione delle polizie straniere, sono riusciti a ricostruire il complesso sistema illegale che faceva entrare nelle casse dell’organizzazione guadagni milionari. La banda si era specializzata nel traffico internazionale di veicoli, utilizzando due sistemi oramai consolidati: un primo “modus operandi” consisteva nell'impiego di un “prestanome”, che stipulava un contratto di locazione per un veicolo di grossa cilindrata. In questo caso il veicolo, che sarebbe dovuto rimanere sul territorio nazionale, veniva, invece, venduto, all'insaputa della società locatrice proprietaria del bene, ad un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato ed esportato in Lituania o Bielorussia. Giunto in uno dei Paesi dell'Est-Europa, il veicolo veniva munito di falsa documentazione ed illecitamente immatricolato in quel paese. Intanto in Italia veniva denunciato il falso furto del veicolo, perfezionando in tal modo il reato di riciclaggio internazionale.

La seconda modalità, invece, era quella di agevolare la “scomparsa” di veicoli di lusso da parte di privati che intendevano “disfarsene” in modo sbrigativo e conveniente. Anche in questo caso la tecnica era consolidata. L’organizzazione si impossessava del veicolo con pochi soldi e lo faceva sparire, immettendolo, in tempi brevi, nel mercato straniero, munito di falsa documentazione e nuove targhe. Nel frattempo, il vecchio proprietario, non appena l’auto entrava nel territorio straniero, sporgeva denuncia di furto per ottenere l’indebito risarcimento dall'assicurazione.

Nel periodo delle indagini, oltre 25 persone sono state denunciate e con l’operazione“Rent&Go” sono stati assicurati alla giustizia alcuni dei più importanti trafficanti internazionali di veicoli di lusso.

Diana Romersi

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