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Giovedì, 28 Marzo 2024
Roma

Regione, Consiglio:  il 17 novembre seduta su piano rete ospedaliera

Il presidente Daniele Leodori ha convocato il Consiglio regionale del Lazio per il 12 e il 17 novembre, per due distinte sedute. La prima, alle ore 11 di mercoledì 12 novembre, prevede in apertura il ‘Question time’ e, a seguire, sono...

Il presidente Daniele Leodori ha convocato il Consiglio regionale del Lazio per il 12 e il 17 novembre, per due distinte sedute. La prima, alle ore 11 di mercoledì 12 novembre, prevede in apertura il ‘Question time’ e, a seguire, sono calendarizzate 6 proposte di legge.

Nella seconda, convocata per le ore 16 di lunedì 17 novembre, il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, illustrerà il Piano di riordino della rete ospedaliera nel Lazio.

Di seguito le sei proposte di legge all’ordine del giorno della seduta del 12 novembre:

- PL n. 189, di iniziativa del consigliere Francesco Storace (La Destra) e sottoscritta anche da Giancarlo Righini (FdI), concernente: “Sicurezza sanitaria dal cielo in tutto il Lazio. Recepimento del Regolamento (UE) 965/2012 sui requisiti tecnici e le procedure amministrative per quanto riguarda le operazioni di volo ai sensi del Regolamento (CE) 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio. Modifiche alla L. R. 9/2004 (Istituzione dell’azienda regionale per l’emergenza sanitaria Ares 118)”;

- PL n. 184, di iniziativa dei consiglieri Pietro Sbardella (Misto) e Luca Gramazio (Pdl-FI), concernente “Disposizioni relative alle spese per il personale della Regione”;

- PL n. 145, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Sistema cultura Lazio: sviluppo dello spettacolo dal vivo e della promozione culturale”;

- PL n. 176, di iniziativa della Giunta regionale, concernente “Ratifica dell’intesa tra la Regione Lazio e la Regione Toscana per l’adozione del nuovo testo legislativo sul riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle regioni Lazio e Toscana”;

- PL n. 150, di iniziativa dei consiglieri del gruppo Pdl-FI Antonello Aurigemma, Adriano Palozzi e Luca Gramazio, concernente “Contributi per l’adattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con disabilità permanente, affette da grave limitazione della capacità di deambulazione”;

- PL n. 60, di iniziativa di Piero Petrassi (Cd), Gian Paolo Manzella (Per il Lazio) e altri 8 consiglieri, concernente “Disciplina della partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea, nonché delle attività di rilievo internazionale della Regione”

UN SUCCESSO LA PRIMA INIZIATIVA UNA BUONA REGIONE CON BUSCHINI E L'ASSESSORE SARTORE

Stiamo portando avanti la più grande riorganizzazione amministrativa mai messa in atto in questa regione, abbiamo chiuso la stagione dalla spesa pubblica eccessiva, improduttiva e che nel corso degli anni ha presentato una macchina regionale che lavorava male, che non guardava agli interessi dei nostri cittadini.

Risparmieremo 1 miliardo in due anni, in totale in un anno e mezzo sono state cancellate 500 poltrone. Tagliamo gli sprechi, investiamo sui servizi. Stiamo facendo questo pur partendo da una situazione drammatica, con la nostra Regione che rischiava di fallire sotto il peso di 22 miliardi debiti: questo è quello che abbiamo trovato. Fin dal primo momento ci siamo messi al lavoro per salvare il Lazio, ne stiamo venendo fuori, ora però è il momento di cogliere tutte le opportunità, dal nuovo bilancio regionale ai Fondi strutturali per il periodo 2014-2020, per un grande rilancio dei territori, delle infrastrutture, dell’occupazione. Per la nostra provincia, ad esempio, inizieremo a lavorare per il collegamento veloce tra Frosinone e Roma, trovando una soluzione concreta per avvicinare di più il capoluogo all’area metropolitana: questa è una priorità non più rimandabile”.

Queste le dichiarazioni del consigliere regionale Mauro Buschini nel discorso di apertura nel primo degli appuntamenti dell’iniziativa “Una Buona Regione” a Patrica, con ospite l’Assessore al Bilancio Alessandra Sartore, protagonista assoluta della nuova stagione nel Lazio. Una sala stracolma, con momenti di grande interazione tra gli esponenti regionali e i tanti cittadini intervenuti presso Villa Ecetra.

Sartore Buschini

A parlare è stata dunque l’esponente del Governo Zingaretti: “In diciannove mesi di lavoro siamo riusciti a imprimere un importante cambiamento nel Lazio – ha esordito la Sartore -. Quando ci siamo insediati, la Regione aveva ‘un bilancio tecnicamente in default’, certificato dalla Corte dei Conti, con un debito commerciale di 12 miliardi, un deficit finanziario di circa 11 miliardi e un disavanzo sanitario di oltre di 600 milioni. Aveva cinque diverse società regionali per lo sviluppo, enti inutili e troppi centri decisionali a cui non corrispondeva altrettanta efficienza amministrativa, oltre a lunghissimi tempi di attesa per i pagamenti e una scarsa capacità di spesa dei fondi europei. Siamo intervenuti su vari fronti – ha spiegato la Sartore - per rendere il nostro bilancio affidabile e grazie al lavoro svolto nel primo anno l’agenzia di rating Moody’s ha migliorato l’outlook sul debito del Lazio da negativo a stabile. Oggi la nostra Regione ha un debito commerciale di 9,3 mld che tendenzialmente scenderà a 6,5 mld a fine anno; i tempi dei pagamenti si sono drasticamente ridotti (dai 250 ai 60 nel settore sanitario, dai tre anni a circa un anno nel settore non sanitario); la galassia delle società partecipate e degli enti si sta riducendo e finalmente il nostro patrimonio immobiliare, da onere diventerà un’opportunità di sviluppo per i cittadini grazie all’intervento di classificazione che abbiamo portato a termine. C’è ancora un pezzo di strada da fare ed è fondamentale che continui ad esserci quello spirito di collaborazione da parte del Consiglio e della Commissione Bilancio, rappresentata dal Presidente Buschini, che in questi mesi ha permesso anche di dare un contributo migliorativo ai testi che abbiamo presentato. Alla vigilia della presentazione del nuovo bilancio regionale ancora di più auspichiamo che questa leale e proficua collaborazione non venga meno, ma si intensifichi per agevolare il lavoro complesso che ci aspetta e che coinvolge tutti”.

SANITA’, SIMEONE (FI): “I CITTADINI SOFFRONO OGGI MA ZINGARETTI POSTICIPA TUTTO AD UN FUTURO REMOTO”

Mentre il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sbandiera il nuovo piano della riorganizzazione della rete ospedaliera il grado di percezione dei cittadini che vivono la sanità, o meglio la malasanità, è completamente diverso. Si tratta di un piano ricco di iniziative, peccato che siano tutte coniugate al futuro. Un piano dove si immagina tanto, che è bello da leggere, che sa farci sognare. Ma a noi piace coniugare i verbi al presente. Vogliamo, i cittadini lo vogliono, che la sanità migliori oggi, che i disagi siano ridotti oggi, che gli sprechi siano cancellati oggi. Non vogliono che le risposte siano posticipate ad un futuro remoto. Ed un esempio lampante, l’ennesimo, della distanza tra gli intenti di Zingaretti e la realtà sta nel caso della signora, malata oncologica, che non è riuscita ad ottenere il trasferimento dall’ospedale Santa Maria Goretti all’Icot, dove risiede il reparto di Oncologia medica universitaria, per effettuare un accertamento. E tutto questo, quando si parla di sanità, è semplicemente inaccettabile. Mi domando se Zingaretti si accorga di quello che i nostri cittadini sono costretti a vivere sulla propria pelle. Cosa significhi stare accanto ai propri cari che soffrono senza riuscire a trovare qualcuno che sia in grado di risolvere i problemi, di natura logistica, che li affliggono aumentando il dolore che già li ha colpiti come singoli e come famiglia. E’ a questi cittadini che dobbiamo dare risposte. E nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, che con attenzione stiamo leggendo e approfondendo, al momento ci sono, seppure in una bella forma, tantissime enunciazioni di principio. Ma non troviamo un solo numero. Abbiamo un cronoprogramma ma non ci è dato sapere quali siano le risorse, e dove si pensa di trovarle, per mettere in pratica i cambiamenti di cui si parla. Sappiamo che aumenteranno i posti letto ma non ci è dato sapere chi provvederà ad effettuare l’assistenza ai pazienti visto che medici, infermieri e tecnici non riescono già oggi a far fronte al carico di lavoro se non sacrificando turni, ferie e riposo. Apprezziamo lo sforzo ma quando si parla di sanità sono i fatti che segnano la differenza tra il mondo dei sogni e la vita reale. Quello che non troviamo nella riorganizzazione della rete ospedaliera è un atto di responsabilità e questo significa dire non solo “cosa” e “quando” intendiamo fare un progetto ma soprattutto “come” intendiamo realizzarlo oggi. Abbiamo l’impressione che Zingaretti continui a costruire castelli meravigliosi dimenticando però di gettare prima le fondamenta su cui dovranno reggere. La sanità nella provincia di Latina, e in tutto il Lazio, è come una lampadina fulminata da tempo senza che alcuno sia in grado di sostituirla. A noi piace leggere e sognare ma preferiamo fare”.

AVENALI: FAUNA SELVATICA, CONCLUSO ESAME ARTICOLATO DALLA COMMISSIONE AGRICOLTURA. MIGLIORATO IL TESTO E APPROVATI DIVERSI EMENDAMENTI POSITIVI

La Commissione VIII ha terminato stamattina l’esame dell’articolato della proposta di legge per la tutela e gestione della fauna selvatica e pianificazione e regolamentazione dell’attività venatoria.

Nella seduta di oggi sono stati certamente fatti dei passi avanti grazie anche all’approvazione all’unanimità di alcuni dei miei emendamenti: il Centro regionale per la fauna selvatica, che verrà istituito con la presente legge, sarà infatti tenuto ad una stretta collaborazione con la Direzione regionale Ambiente nel caso di interventi che interessano il territorio delle aree naturali protette regionali.

Il Centro, entro il 31 marzo di ciascun anno, predispone e trasmette alla Giunta regionale una relazione dettagliata sull’attuazione della legge e sui risultati conseguiti nell'anno precedente, evidenziando anche eventuali difficoltà e criticità, al fine di garantire una rendicontazione delle attività ai cittadini, attraverso obiettivi chiari e scadenzati e la regolare verifica dei risultati raggiunti.

I Componenti del Comitato tecnico scientifico non riceveranno un compenso, ma soltanto dei rimborsi spese, nell’ottica di una spesa regionale contenuta e motivata. Inoltre, nei casi di abbattimenti con metodi selettivi realizzati all’interno delle aree naturali protette, i proventi derivanti saranno assegnati agli enti di gestione delle aree naturali protette regionali.

Ora il testo passerà alla Commissione bilancio, tenuta ad esaminare l’articolo sulla norma, e tornerà alla Commissione Agricoltura per l’approvazione finale.

Vorrei ringraziare il Presidente Mario Ciarla e la Commissione tutta per il lavoro svolto con grande collaborazione e partecipazione. Lavoreremo ancora, insieme alle Associazioni che hanno supportato e motivato i miei interventi, e con gli uffici regionali, per fare in modo migliorare ulteriormente il testo per l’esame in Aula e rendere la legge moderna, eticamente ed economicamente sostenibile.”

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