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Bilancio Lazio, aumento dell’irpef: netto no dai sindacati

Audizione in IV commissione con le parti sociali sulla manovra di bilancio. Netta contrarietà all’aumento dell’addizionale regionale Irpef da Cgil, Cisl, Uil, Ugl. L’assessore Sartore: è il prezzo da pagare per restituire la liquidità del decreto...

Audizione in IV commissione con le parti sociali sulla manovra di bilancio. Netta contrarietà all’aumento dell’addizionale regionale Irpef da Cgil, Cisl, Uil, Ugl. L’assessore Sartore: è il prezzo da pagare per restituire la liquidità del decreto 35

Contrarietà netta all’aumento dell’addizionale regionale Irpef dello 0,6% nel 2014 è stata espressa da parte dei rappresentanti delle maggiori organizzazioni sindacali del territorio nel corso dell’audizione che si è appena conclusa in IV commissione sulla manovra regionale di bilancio. Alessio Storace, Ugl Lazio, ha manifestato “contrarietà netta all’ulteriore aumento, a fronte del quale non si vede un miglioramento dei servizi”. “Nettamente contrario all’aumento dello 0,6 per cento che si va a sommare all’attuale aliquota e allo 0,9 per cento del comune di Roma” anche il segretario Cgil di Roma e del Lazio, Eugenio Stanziale, mentre il segretario generale della Cisl Lazio, Tommaso Ausili, oltre alla forte contrarietà al prossimo aumento ha espresso forte preoccupazione perché la Regione Lazio neppure sembra voler rinunciare all’ulteriore aumento dell’uno per cento dell’addizionale Irpef previsto per il 2015. Dello stesso tenore l’intervento di Felice Alfonsi, Uil. Secondo quanto riportato nel Documento di economia e finanza regionale 2014-2016, l’aliquota dell’addizionale regionale Irpef dovrebbe passare dall’attuale 1,73% al 2,33% per i redditi 2014, e al 3,33% nel 2015 (con esclusione dei redditi inferiori ai 15 mila euro). L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, dopo aver ascoltato i numerosi interventi in audizione, ha spiegato che l’aumento dell’addizionale Irpef è necessario per restituire allo Stato la liquidità ottenuta con il decreto 35 decreto legge 35/2013 che dispone il pagamento a livello nazionale di debiti della pubblica amministrazione e che tanti benefici dovrebbe portare alle imprese del territorio. Perla Regione Lazio tale norma consente il pagamento di debiti arretrati per 8,3 miliardi, che avranno un impatto pari allo 0,4 per cento sul Pil regionale del 2013, dello 0,7 per cento nel 2014, dello 0,5 per cento nel 2015 e dello 0,3 per cento per il 2016. “Il governo ce l’ha data la liquidità – ha spiegato l’assessore Sartore – ma è sulle nostre spalle.”. L’assessore Sartore ha comunque prospettato la possibilità che si possa operare un taglio all’addizionale a partire dal 2016, grazie al miglioramento dei conti regionali e all’abbassamento della rata per la restituzione dei fondi allo Stato attualmente allo studio. Nel corso dell’audizione sono stati ascoltanti i rappresentanti di numerose organizzazioni imprenditoriali e di lavoratori, da Confindustria ad Ance Lazio, da Legacoop a Confcommercio, tanto per citarne alcune. Da più parti è stato manifestato apprezzamento per l’iniezione di liquidità sul territorio che consentirà i pagamenti dei crediti vantati dalle imprese. E’ invece un bilancio “sparagnino” nei confronti dell’agricoltura, secondo Domenico Simeone (Confagricoltura), il quale ha voluto sottolineare che attualmente il lavoro nelle campagne laziali rappresenta una sorta di ammortizzatore sociale in grado di dare lavoro a molti giovani anche in tempo di crisi. “Nonostante qualche piccolo problema organizzativo, sono contento che sia stato apprezzato il nostro metodo di lavoro. E questo della concertazione per noi è il metodo con il quale intendiamo procedere”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della commissione Bilancio, Mauro Buschini (Pd), a conclusione dei lavori. “Ora possiamo procedere speditamente, per approvare un bilancio che può rimettere in moto la nostra regione”, ha concluso Buschini. I lavori della IV commissione proseguono con le audizioni degli assessori regionali. Invece, domani, martedì 17, alle 10,30 riprenderà la seduta ordinaria, per la prosecuzione dell’esame dei provvedimenti che costituiscono la manovra di bilancio: il “Documento di economia e finanza 2014-2016” (proposta di deliberazione consiliare n. 22), il bilancio della Regione (PL 107), la legge di stabilità regionale (PL 106), il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2012 (PL 105) e il conto consuntivo del Consiglio regionale del Lazio (proposta di deliberazione consiliare n. 17). CONFCOMMERCIO LAZIO: ZINGARETTI, ‘AUGURI A CERRA PER NOMINA’ “Voglio rivolgere il mio augurio a Rosario Cerra per la nomina alla guida di Confcommercio Lazio. Il quadriennio che ci aspetta sarà pieno di sfide da affrontare e da vincere per il rilancio economico del nostro territorio e per sostenere le aziende nel mercato internazionale. Solo attraverso la collaborazione ed un lavoro in sinergia tra pubblico e privato riusciremo a sostenere e rendere più forte il tessuto economico del Lazio e superare così la crisi. Voglio inoltre ringraziare Vincenzo Zottola per l’impegno e le competenze dimostrate alla guida di un’associazione che rappresenta oltre 35mila aziende del territorio regionale”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. RIFIUTI TOSSICI, IL PUNTO SULLA SITUAZIONE NEL BASSO LAZIO Una situazione complessa, in un territorio di grande pregio, da proteggere e bonificare. Questo il quadro sulla gestione dei rifiuti nel basso Lazio che hanno fatto, Gaia Pernarella (M5s), Enrico Forte (Pd), Giuseppe Simeone (Pdl) e Cristiana Avenali (Per il Lazio) introducendo l’audizione congiunta nelle commissioni I (sicurezza e lotta alla criminalità) e VI (ambiente) del Consiglio regionale del Lazio, presiedute rispettivamente da Baldassarre Favara (Per il Lazio) ed Enrico Panunzi (Pd). I consiglieri hanno ricordato le due risoluzioni presentate in Consiglio regionale sulla gestione rifiuti nel basso Lazio, in particolare sulla discarica di Borgo Montello e sull’interramento di materiali tossici. Dopo le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone che ha raccontato di rifiuti tossici e radioattivi che sarebbero stati smaltiti nella zona dalla camorra – hanno spiegato i consiglieri - c’è molto allarme in tutta la zona. Non chiediamo che la Regione si sostituisca alla magistratura ma che vengano messe in atto tutte le attività di tutela della popolazione che sono nei nostri poteri, fatti tutti i controlli necessari e informata con puntualità la popolazione e avviata in tempi brevi la bonifica delle zone inquinate. Giuseppe Cangemi (Ncd) ha evidenziato la necessità di maggior programmazione nel settore e ha chiesto di fare un consiglio regionale straordinario. D’accordo anche Antonello Aurigemma (Pdl) che ha chiesto alla giunta un programma di interventi preciso e dotato di risorse certe. “Si tratta di un percorso complesso, che inizia negli anni ’70 – ha ricordato l’assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri – il vero tema è capire il livello della qualità ambientale in tutto il basso Lazio e, in particolare, nella vallata dove c’è la discarica di Borgo Montello. Abbiamo cominciato facendo l’anagrafe dei siti da bonificare, per avere un quadro preciso e poi intervenire con una programmazione seria. In quest’area è stata già fatta la ricerca di eventuali fusti tossici nell’area della discarica e abbiamo chiesto maggiori informazioni alla magistratura che sta indagando. Abbiamo complessivamente a disposizione circa 10 milioni di euro per le bonifiche, di cui 6,4 milioni già stanziati per quest’area”. Refrigeri, in conclusione, ha ribadito che le indagini svolte fino ad ora non hanno rilevato la presenza di rifiuti radioattivi negli invasi della discarica. Teresa Petrangolini (Per il Lazio) ha suggerito di usare l’istituto della partecipazione al processo che consente a cittadini e associazioni di essere informati fin dalla fase delle indagini: “Dobbiamo verificare sela Regione possa utilizzare questo strumento”. “Al di là delle dichiarazioni di Schiavone – ha ribadito Pernarella – i risultati dei rilievi dell’Arpa dimostrano un elevato livello di inquinamento, in particolare delle acque del fiume Astura, inquinamento dannoso sia per la popolazione che per i prodotti agricoli.La Regione deve intervenire subito”. Il presidente Panunzi ha ribadito “la necessità di fare chiarezza, fornendo dati certi, evitando ogni tipo di allarmismo, ma tutelando al tempo stesso i cittadini. Servono un’indagine epidemiologica e il monitoraggio continuo. Subito dopo la sessione di bilancio, metteremo in calendario un’audizione con l’Arpa ela Asl”. “Se questa è la situazione – ha replicato Simeone – dobbiamo convocare immediatamente Arpa e Asl”. D’accordo anche Cangemi: “Se questa fosse la verità l’assessore convochi subito i sindaci per vietare l’irrigazione”. L’assessore Refrigeri ha ribadito che la falda è monitorata dal 2005: “Il progetto di bonifica che stiamo mettendo in campo riguarda proprio la mitigazione della contaminazione dell’acqua”. Da parte sua l’assessore alla Sicurezza, Concettina Ciminiello, ha ricordato che le dichiarazioni di Schiavone sono oggetto delle indagini della Direzione distrettuale antimafia: “Sono state fatte anche indagini ambientali.La Regione, per quanto riguarda Borgo Montello – ha proseguito Ciminiello - ha promosso l’istituzione di un tavolo per la trasparenza. Per il resto dobbiamo aspettare la conclusione delle indagini”. Il presidente Favara, a conclusione dell’audizione, ha parlato “di elementi di grande preoccupazione che sono emersi nel corso di questa audizione. Servono riscontri precisi alle dichiarazioni di Schiavone”.

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