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Genzano, il Consiglio comunale approva le aliquote 2015. Oltre 5mila cittadini esentati dall’addizionale comunale Irpef

Oltre il 35% dei contribuenti di Genzano per il 2015 sarà esentato dal versamento dell’aliquota addizionale comunale Irpef: questo quanto approvato dal Consiglio comunale nell’assise di giovedì 30 luglio 2015.

Oltre il 35% dei contribuenti di Genzano per il 2015 sarà esentato dal versamento dell’aliquota addizionale comunale Irpef: questo quanto approvato dal Consiglio comunale nell’assise di giovedì 30 luglio 2015.

“Davanti ai continui tagli ai trasferimenti ai Comuni da parte dello Stato centrale – ha esordito il Sindaco Flavio Gabbarini – è sempre più complesso far quadrare il bilancio mantenendo tutti i servizi, soprattutto se pensiamo che il Comune di Genzano eroga servizi sociali e assistenziali per oltre due milioni di euro. Pur razionalizzando la spesa e i servizi (abbiamo internalizzato la gestione dell’Iva con un risparmio di circa 20mila euro, la gestione della luce perpetua con 50mila euro di risparmio, abbiamo portato in pareggio le farmacie appianando il deficit pregresso e chiudendo con un utile di circa 100mila euro) purtroppo non è stato possibile coprire i tagli e i piccoli risparmi si annullano, a fronte di tagli così ingenti.

La scelta che abbiamo fatto – ha proseguito il primo cittadino – è stata quindi quella di innalzare la soglia dell’esenzione Irpef a 10mila euro l’anno, rispetto ai 7mila e 500 euro del 2014. In questo modo abbiamo esentato 1702 cittadini in più rispetto allo scorso anno, per un totale, oggi, di 5.425 persone esenti dall’addizionale comunale”. Al di sopra di quella soglia, il Consiglio comunale ha invece stabilito l’aliquota allo 0,80 determinando quindi un leggero aumento.

“Capisco che la scelta sull’Irpef possa essere impopolare – ha detto ancora Gabbarini – ma chiediamo un ulteriore piccolo contributo per mantenere lo stato sociale costruito negli anni passati: i due asili nido comunali, gli insegnanti di sostegno nelle scuole, l’assistenza domiciliare agli anziani, ai disabili e ai minori, il sostegno alle famiglie indigenti, le borse lavoro, le Rsa e i contributi economici alle famiglie in difficoltà in caso di distacchi idrici e sfratti. Non possiamo restare indifferenti alle tante problematiche dei cittadini ed è proprio per questo che abbiamo fatto la nostra scelta. A fronte dell’aumento dell’aliquota Irpef, abbiamo però ridotto del 50% la tariffa per lo scuolabus e dal 10 al 30% la Tari, grazie ad un lavoro di censimento che ha portato alla regolarizzazione di oltre 2500 utenze e ai risparmi dovuti alla raccolta differenziata porta a porta, benefici – ha concluso il Sindaco – che hanno interessato anche le attività di ristorazione con una riduzione della tariffa di circa 0,50 € al metro quadrato e un’ulteriore agevolazione del 20% sulla superficie eccedente i 200 metri quadrati”.

Nel corso dell’assise del 30 luglio, inoltre, il Consiglio comunale ha approvato una modifica al Regolamento per l’occupazione di spazi e aree pubbliche prevedendo la riduzione del 50% sulla tassa per le attività di somministrazione che occupano temporaneamente gli spazi pubblici, per i lavori edilizi di rifacimento delle facciate del centro storico e per i produttori agricoli che commercializzano prodotti a chilometro zero, oltre all’esenzione totale per le onlus a scopo sociale e solidale. Altro punto all’ordine del giorno, poi, è stato quello relativo alla catalogazione e alla regolarizzazione dei chioschi comunali, che prevede la verifica tecnico-urbanistica dei chioschi appartenenti al patrimonio e l’acquisizione dei pareri e delle autorizzazioni al fine di valorizzare e salvaguardare il patrimonio dell’ente: “Un atto molto importante – ha commentato Gabbarini – in quanto in questo modo abbiamo potuto regolarizzare delle situazioni che si protraevano da molti anni”. MOLTE LE COSE CHE INVECE NON VANNO PER FABIO PAPALIA (FDI) In una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Papalia, affronta quanto in discussione con il nuovo bilancio di previsione 2015. “Si tratta dell’ultimo bilancio di previsione della maggioranza Gabbarini e anche quest’anno, come ogni anno, abbiamo registrato l’aumento di almeno una delle aliquote comunali.

Per il 2015 l’aumento riguarderà l’addizionale Irpef, già aumentata da questa maggioranza nel 2012.

Cosi anche quest’ultima subirà l’ennesimo aumento. Resteranno invariate IMU, già al massimo per seconde abitazioni e terreni agricoli e TASI già al massimo al 2.5 per mille.

Oltre le aliquote comunali non possiamo non ricordare l’aumento che ha riguardato anche i parcheggi a pagamento; per i quali abbiamo più volte richiesto di rivedere la tariffa.

Questo è quanto verrà lasciato in eredità dalla maggioranza Gabbarini; in 5 anni tutte le aliquote comunali aumentate al massimo. Bel primato!

Ovviamente il nostro giudizio non può che essere negativo di fronte a questi aumenti come non può essere positivo in merito alla gestione delle farmacie comunali, chioschi e finanziamenti europei.

Per le farmacie comunali diverse sono le richieste presentate in merito all’eventuale studio di una cessione della gestione di una delle tre. Osservando l’andamento delle tre farmacie siamo tenuti a valutare l’eventuale cessione della gestione di almeno una delle tre. Altra questione che dal 2011 abbiamo più volte sollevato è quella riguardante il patrimonio comunale, in questo caso la gestione dei dieci chioschi comunali. Analizzando i documenti abbiamo appreso che questi chioschi, ancora oggi dopo moltissimi anni, necessitano di catalogazione e regolarizzazione. Diverse sono le interrogazioni presentate a riguardo negli ultimi anni, ora a quanto pare qualcuno si è reso conto che qualcosa non andava.

Altra questione che necessita interventi a riguardo è quella dei rispettivi canoni.

Ad oggi mediamente il canone pagato per l’occupazione di queste strutture va dai 250 ai 400 euro.

Un canone ridicolo che da anni richiediamo di rivedere. In merito è stata presentata anche una segnalazione alla Corte dei Conti. Il prezzo di mercato per un affitto in quelle zone è notevolmente più alto; riteniamo che da questi dieci chioschi mediamente debbano entrare nelle casse comunali 90-100 mila euro l’anno da poter impiegare in servizi da destinare all’intera cittadinanza. Singolare che ora anche chi in passato non sia intervenuto in nessun modo su queste situazioni si stia svegliando; forse l’avvicinarsi delle elezioni comunali sta ‘svegliando’ qualche amministratore che negli anni si era addormentato o semplicemente non voleva vedere certe cose. Privilegi per pochi e salasso per molti!

Non riusciamo a leggere diversamente queste situazioni. Interessante la proposta del consigliere di maggioranza Di Domenica riguardante il

“Baratto dei debiti con dei lavori in città”. Riteniamo però che forse sarebbe più opportuno intervenire non sulle tasse comunali arretrate ma su chi, dal 2015 in poi, versando in condizioni di difficoltà economiche e magari senza occupazione non ha proprio la possibilità di pagare le imposte comunali.

Quindi un intervento sul futuro e non sul pregresso, questo magari aiuterebbe anche gli uffici comunali nella predisposizione delle previsioni di incasso esentando chi, con redditi particolarmente bassi e magari senza lavoro, non può saldare quanto dovuto. Qualche settimana fa avevamo richiesto di predisporre un’apposita voce relativa ai Servizi Sociali con la dicitura “Prevenzione, contrasto alla violenza di genere e supporto alle vittime”.

Ovviamente, ancora una volta nessuna risposta da parte della Giunta fantasma. Bene cosi!

Infine non possiamo non affrontare la questione riguardante l’incidente che ha coinvolto l’autobus Cotral qualche giorno fa. In occasione del rifacimento del manto stradale sul corso di Genzano, avvenuto un anno fa, avevo richiesto in consiglio comunale di valutare la chiusura permanente sul nostro corso del traffico pesante, Cotral compreso. Purtroppo ad oggi nulla è cambiato, la speranza è che quest’episodio conduca ad una serie riflessione a riguardo.”

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