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Roma, evade dai domiciliari a Vicenza arrestato nella capitale

Questa mattina, verso le 11,00 circa, nel corso di un normale controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, con la collaborazione dei militari della Compagnia Roma Centro, hanno arrestato per evasione un cittadino...

Questa mattina, verso le 11,00 circa, nel corso di un normale controllo del territorio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, con la collaborazione dei militari della Compagnia Roma Centro, hanno arrestato per evasione un cittadino albanese che doveva trovarsi ai domiciliari a Vicenza.

Lo straniero, 33 anni, con precedenti, alla vista della pattuglia dei Carabinieri in transito in via Amendola si è nascosto tra le auto in sosta. I militari lo hanno fermato, identificato e da un controllo alla banca dati è risultato che l’uomo doveva trovarsi agli arresti domiciliari a Vicenza, come disposto da una sentenza del Tribunale Ordinario di Roma, VII sezione penale, emessa il 23 settembre scorso. Per l’evaso sono scattate le manette, è stato accompagnato in caserma dove è stato trattenuto in attesa di essere sottoposto al processo per direttissima.

NETTUNO, LIBERO PROFESSIONISTA, VITTIMA DI ESTORSIONE DA SVARIATI ANNI, TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARE I DUE AGUZZINI AI CARABINIERI.60.000 EURO PAGATI DALLA VITTIMA.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno arrestato, a Nettuno, in flagranza di reato, due uomini, rispettivamente di 50 e 57 anni, entrambi con qualche precedente e residenti nella zona di Secondigliano a Napoli, ritenuti responsabili di estorsione. L’indagine ha preso spunto dalla denuncia presentata qualche settimana prima da un professionista del luogo il quale, dopo svariati anni di sottomissione, ha trovato il coraggio di far emergere la propria situazione rappresentandola ai Carabinieri. Dagli accertamenti effettuati preliminarmente è emerso che da quasi 15 anni, la vittima pagava regolarmente i suoi aguzzini che, nel tempo, avevano aumentato gradualmente le loro richieste. Il tutto ha avuto inizio con la vendita di alcuni prodotti igienici per l’ufficio per i quali il professionista, dopo qualche mese, ha cercato di interrompere l’acquisto non avendone più la necessità. Tuttavia l’uomo ha ceduto alle pressioni ricevute dai soggetti di origine napoletana che, sotto la minaccia di eventuali ritorsioni alla sua persona ed al suo nucleo familiare, hanno preteso ed ottenuto periodicamente il pagamento della somma di denaro necessaria, a loro dire, a sostenere i compagni in carcere e le loro famiglie. La somma di denaro, che negli anni è aumentata passando dai 200 ai 1000 euro mensili all’incirca, veniva consegnata dal professionista presso il suo ufficio dietro una chiamata preventiva, normalmente effettuata il giorno prima, nella quale gli aguzzini preannunciavano il loro arrivo. L’incubo per il professionista, che in tutti questi anni ha sborsato oltre 60.000 euro, è terminato l’altro pomeriggio allorquando i Carabinieri, che avevano di fatto cinturato tutta la zona, hanno bloccato il 50enne napoletano subito dopo la riscossione della busta contenente la somma pattuita di 1.500 euro; i militari dell’Arma hanno contestualmente fermato l’altro uomo che era rimasto fuori dall’ufficio in auto ad attendere il complice in attesa di ripartire subito dopo alla volta di Napoli. Il denaro recuperato è stato riconsegnato al legittimo proprietario mentre i due uomini che non risultano avere collegamenti con la criminalità organizzata, dopo le formalità di rito sono stati associati presso la casa Circondariale di Velletri su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso altri accertamenti da parte dei Carabinieri al fine di appurare da un lato l’eventuale coinvolgimento nella vicenda di altri complici e, soprattutto, verificare se in zona vi siano altri commercianti/professionisti che si trovino nelle stesse condizioni e che non abbiano trovato il coraggio fino ad oggi di denunciare i fatti.

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