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Cinquecittà: “Intervenga il presidente Zingaretti per salvare la Fiat a Piedimonte”

L’istituzione di una task force regionale che comprenda la Regione Lazio, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e l’area industriale del Cosilam e che si attivi, proprio attraverso la Regione per chiedere un incontro al governo e a...

L’istituzione di una task force regionale che comprenda la Regione Lazio, le istituzioni locali, le organizzazioni sindacali e l’area industriale del Cosilam e che si attivi, proprio attraverso la Regione per chiedere un incontro al governo e a Fiat auto finalizzato a conoscere il piano industriale del Lingotto per lo stabilimento Fiat di Cassino. Quali sono i nuovo modelli che si produrranno in Ciociaria e quale è la tempistica. Esiste un piano e un impegno produttivo, ma ad oggi è solo sulla carta. Per cui occorre chiarezza.

Questa la richiesta urgente e forte – “prima che il territorio muoia”, hanno sottolieato i presenti - scaturita dall’incontro tra una delegazione della Cabina di Regia dei Sindaci per la tutela dello stabilimento di Piedimonte e le forze sindacali.

Nella sala del consiglio del comune di Piedimonte erano presenti, oltre al padrone di casa Domenico Iacovella e al presidente dell’Unione Cinquecittà Antonio Di Nota, il sindaco di Esperia Giuseppe Moretti, di Aquino Libero Mazzaroppi, di Terelle Dino Risi, il vicesindaco di Villa Santa Lucia Tommaso Nardoianni, insieme con il segretario provinciale Cisl Pietro Maceroni, il delegato Fim Cisl Franco Neroni, Benedetto Truppa per la Cgil e il delegato Fiom Donato Gatti.

I presenti hanno convenuto sull’esigenza di coinvolgere la Regione Lazio e il presidente Zingaretti nella difesa del più grande stabilimento industriale dell’intero territorio regionale. A breve partirà una richiesta di incontro. I promotori chiederanno la presenza del presidente della Regione Lazio a Piedimonte San Germano in maniera tale da firmare sul territorio un atto che impegna Zingaretti ad intervenire presso il Governo affinchè il ministro dell’industria si faccia portavoce della richiesta a Fiat auto di dare concretezza alle ipotesi produttive del sito di Piedimonte. Un incontro da fissare prima della pausa estiva. Se Zingaretti non sarà disponibile a venire in Ciociaria, saranno i sindaci e i rappresentati sindacali a recarsi a Roma.

“Si è trattata di una riunione molto importante – hanno spiegato i presenti – finalmente dialogano istituzioni e forze sindacali. Occorre che il territorio, i sindaci, le istituzioni sovracomunali, le organizzazioni sindacali, produttive, il Cosilam, tutte insieme, si uniscano per difendere i livelli produttivi e occupazionali dello stabilimento Fiat di Piedimonte. Per fare ciò occorre che la Regione Lazio e il presidente Zingaretti prendano in mano la situazione. Ecco perché è nata l’esigenza di un incontro urgente”.

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