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Colleferro, dall’Europa tramite la Regione 600 Mln di euro per bonificare la Valle del Sacco

Buone notizie arrivano dalla Regione Lazio a proposito della Valle del Sacco. Infatti, il presidente Zingaretti ha chiesto all’Europa, oltre due miliardi di cui 600 milioni saranno destinati in via prioritaria alla Valle del Sacco ed alla...

Buone notizie arrivano dalla Regione Lazio a proposito della Valle del Sacco. Infatti, il presidente Zingaretti ha chiesto all’Europa, oltre due miliardi di cui 600 milioni saranno destinati in via prioritaria alla Valle del Sacco ed alla questione dell’acqua all’arsenico della zona nord di Roma.

Questo quanto comunicato dal Consiglieri Regionali Daniela Bianchi e Simone Lupi intervenuti a Colleferro all'incontro organizzato dalla Sezione del PD avente come tema "Parliamo della Valle del Sacco".

La giovane segretaria Gloria De Luca ha introdotto l’interessante dibattito, passando la parola a Diana Stanzani che ha parlato di una sorta dirazzismo ambientale” per l’emarginazione del problema della valle del Sacco e non si può stare sotto i riflettori solamente per le emergenze; “Di quale morte deve morire la Valle del Sacco”.

Il Capogruppo del PD in Consiglio Comunale Vincenzo Stendardo è partito subito in quarta contro l’Amministrazione Comunale di Colleferro, perché: “E’ un’amministrazione incapace di governare, perché ci sono amministratori che non sono in grado di programmare, non possiamo lasciare la politica del lavoro per far installare il TMB, che arriva ad aggravare ancora di più i problemi su questa area dove abbiamo già troppo inquinamento”.

L’assessore Regionale all’ambiente Fabio Refrigeri ha parlato dello stato dell’arte e del problema della S.I.M. Perché il Tar sta valutando la questione e se il sito sia di interesse Regionale o Nazionale, cosa che dovrebbe accadere a breve. Però, per la Valle del Sacco - ha spiegato l’assessore- ci vuole una visione unica comprensoriale e nove anni senza indirizzo sono davvero troppi. Ecco perché la Regione ha deciso di mettere al primo posto la Valle del Sacco, con 589 milioni di Euro che dovranno servire al risanamento, però ci vogliono proposte operative".

Nel primo intervento del pubblico è stato denunciato il fatto che qualche privato si stia appropriando di un pezzo di terreno alla Selva di Paliano, monumento Naturale e nella risposta Refrigeri ha parlato di ragionamento insieme, con percorsi condivisi e con le nuove risorse europee.

Poi l’on. Renzo Carella ha parlato del problema che è presente da 80 anni con l’inquinamento a Fosso Cupo dove i veleni finiscono nel Sacco. “Noi abbiamo bisogno di bonificare ed estrarre la molecola. Il Sindaco di Colleferro tende solo a monetizzare l’economia locale con il ristoro ambientale. Noi vogliamo dalla Regione Lazio un documento con la data di chiusura della discarica. Non si può concedere all’italcementi l’autorizzazione per bruciare i rifiuti inerti. Poi credo di avere il ragionevole dubbio - afferma ancora Carella - sull’acqua inquinata? La storia del TMB provvisorio poi non mi convince".

Il Consigliere Regionale Simone Lupi ha invece parlato di come la Regione Lazio sta lavorando per fare interventi sostanziali al fine di arrivare ad una definitiva bonifica. Ci vuole però una gestione della politica diversa per cercare di far ripartire nella giusta strada il problema. Riprendere la Bonifica di Arpa 2 e chiudere la discarica". Ha concluso il lungo dibattito il consigliere regionale Daniela Bianchi, membro della commissione ricerca e sviluppo economico; “La valle del Sacco deve uscire dall’emergenza. E’ una situazione complicata e semplificare il progetto senza dati non è facile per nessuno. Sulla valle del Sacco ci sono tre specificità per ricostruire una vocazione perché su Colleferro si deve invertire la tutela e il paesaggio deve tornare ad essere la prospettiva con la riqualificazione politica ambientale e sembra ambiente non c’è lo sviluppo. Ci sono obiettivi tematici e quindi si deve fare una Macro Area e credo che con circa 600 milioni (quanti saranno destinati alla valle del Sacco è da specificare a seconda dei progetti presentati) per la ricerca, sviluppo e sostenibilità. Noi partiremo dall’ascoltare la gente o e dobbiamo prendere atto che Colleferro non deve stare solo, perché ci vogliono le idee chiare per determinare il futuro al di la Se sia S.I. N: o S.I.R. quindi uniformare la lettura del territorio e da tutti deve arrivare il contributo al dibattito”.

In sala molta gente proveniente più dai paesi limitrofi che da Colleferro.

Giancarlo Flavi

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