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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Colleferro-Frosinone, la commissione d’inchiesta conferma la riperimetrazione del SIN Valle del Sacco che include anche via Le lame

Con l’accettazione da parte del Ministero dell’Ambiente della nuova perimetrazione della Valle del Sacco, questa resterà SIN (Sito di Interesse Nazionale) ed includerà anche la discarica industriale di Via Le Lame di Frosinone, sotto inchiesta da...

Con l’accettazione da parte del Ministero dell’Ambiente della nuova perimetrazione della Valle del Sacco, questa resterà SIN (Sito di Interesse Nazionale) ed includerà anche la discarica industriale di Via Le Lame di Frosinone, sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Frosinone, per i mancati adeguamenti.

Questa la notizia principale emersa durante la conferenza Stampa, che si è tenuta in Prefettura a Frosinone dalla Commissione d’inchiesta interparlamentare sul ciclo dei Rifiuti e degli inquinamenti bonifiche e discariche.

Con il presidente Bratti, il Sen. Scalia e il vicepresidente Vignanelli, i quali dopo aver salutato il sindaco di Colleferro, sono andati in Via Le Lame, visita durata un minuto, poi in prefettura, dove era stata allestita la sala, sono stati ascoltati il Presidente della Provincia Antonio Pompeo, l’assessore Danilo Magliocchetti, responsabile del personale, e il tecnico provinciale Ing. Trento. Sono state inoltre ascoltate diverse associazioni di categoria, L’Arpa Lazio e infine l’assessore Regionale all’ambiente Fabio Refrigeri, con i suoi funzionari

Ovviamente la commissione d’inchiesta è partita dall’inquinamento della Valle del Sacco, che sarà riperimetrata entro il 10 settembre, quando si riunirà la commissione di servizio con le nuove carte in mano. Non è stato ascoltato né il Sindaco di Colleferro né quello di Frosinone, ma sicuramente lo ascolteranno come saranno ascoltate le Procure della Repubblica di Velletri e di Frosinone, interessate appunto all’anquinamento di Arpa 1 e Arpa 2, i siti nati vicini allo stabilimento di Colleferro, quando si fabbricava il famoso DTT per uccidere le mosche i cui rifiuti tossici venivano messi in bidoni di ferro che una decina di anni fa si sono consumati e quindi hanno scaricato sul fiume Sacco i loro velenu, che poi hanno invasio gran parte della ciociaria almeno fino a Ceprano- Pontecorvo.

Altro grave problema, è stato evidenziato, è il depuratore industriale di Anagni, dove scaricano oltre 100 industrie che deve gestire l’ASI, ma che non ha in carico e ancora non lo prende in gestione, ma le aziende sono state autorizzate a scaricare sul fiume con i propri depuratori. Una peartica che si deve chiudere al più presto.

Mentre per la questione di Colleferro, per la quale è intervenuta anche una ditta privato, per conto della Caffaro, sembra sia sotto monitoraggio. Ed anche la vacazio del commissario in occasione del l passaggio da SIN a SIR ha lasciato inalterato la situazione e quindi è tutto fermo. La Commissione, poi deve ancora verificare se il Termovalorizzatore di Colleferro, sta attuando tutte le disposizioni di legge previste, ne mancano una decina e che ancora non si accertano.

Altra situazione scabrosa per quanto riguarda i Rifiuti è proprio il Lazio, oggi ha avuto una multa di 40 milioni di euro da parte dell’Europa, perché ci sono ancora 21 siti, che non si trovano sulle carte, ma l’Europa conosce, una decina sono in Ciociaria, che devono essere dismesse per evitare di seguitare a pagare multe come 120.000 euro al giorno.

Il sen. Scalia, si è detto molto soddisfatto da quanto emerso dalla commissione, perché la riperimetrazione del sito implica appunto la conoscenza nazionale del Sacco, che fa parte degli 80 siti nazionali e Via le Lame va messa in sicurezza- ha ribatito il sen. Francesco Scalia. Comunque sia la valle del Sacco resta una priorità.

POMPEO: “ DI ESTREMA IMPORTANZA ATTENZIONE COMMISSIONE BILATERALE PER LA NOSTRA AREA”

“Ritengo di estrema importanza che si sia riaccesa l’attenzione sui problemi ambientali del nostro territorio attraverso la presenza odierna della Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Il nostro territorio, infatti, sebbene agli onori delle cronache da diversi anni per i problemi d’inquinamento e anche per le inchieste giudiziarie ad essi collegate, non ha ancora visto invece un’adeguata attenzione, corrispondente a interventi fattivi, da parte dei governi che si sono succeduti. La Commissione della quale fa parte quale segretario anche il sen. Francesco Scalia, da tempo attivo per affrontare il disastro evidente dovuto ai fatti legati alle discarica di via Le Lame di Frosinone come quello delle tante, troppe, discariche abusive ancora presenti nella nostra provincia e per le quali l’Italia subisce onerosi procedimenti d’infrazione. Ottima la notizia comunicata dal presidente della commissione, Alessandro Bratti, circa la possibilità dell’allargamento del Sin, nel quale anche la discarica di Via Le Lame rientrerebbe tornando, dunque, di interesse nazionale”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo Giancarlo Flavi

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