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Colleferro, il sindaco nega la piazza: SE NON QUI (in piazza), DOVE?

Come saprete oggi il consiglio comunale di colleferro si è riunito per esaminare le conclusioni del rapporto ERAS, che avremmo voluto civicamente e democraticamente mettere in consultazione con un banchetto informativo in pza italia, ma il sindaco...

Come saprete oggi il consiglio comunale di colleferro si è riunito per esaminare le conclusioni del rapporto ERAS, che avremmo voluto civicamente e democraticamente mettere in consultazione con un banchetto informativo in pza italia, ma il sindaco ha negato l'autorizzazione a comitato residenti Colleferro, associazione mamme Colleferro e Rete per la tutela della Valle del Sacco, notoriamente gruppi di nonne, mamme e pacifisti ambientalisti con una spiccata vocazione all'eversione sociale, il cui braccio armato è costituito da corpi specializzati per assaltare casematte!

Con questa sarcastica premesse, i Responsabili delle associazioni: Ina Camilli, A . Elisa Nardone e Alberto Valleriani, hanno rimesso una pepata lettera a diversi personaggi istituzionali per protestare contro il diniego della Piazza e precisamente al Dottor Fulvio Della Rocca, Questore di Roma; Al Dottor Giuseppe Pecoraro, Prefetto di Roma; Al Dirigente Commissariato P.S. di Colleferro; Al Comando di P.S. di Colleferro; Al Comando Polizia Municipale di Colleferro e per Conoscenza al Sindaco di Colleferro che noi vi riportiamo integralmente .

“Signor Questore,

i sottoscritti, Ina Camilli, rappresentante di Comitato residenti Colleferro, Alberto VAlleriani, Presidente della Rete per la tutela della valle del Sacco ed A. Elisa Nardone, rappresentante dell’Associazione mamme di Colleferro espongono quanto segue: il 30 maggio u.s., i suddetti rappresentanti hanno richiesto al Sindaco di Colleferro, Mario Cacciotti, l’occupazione temporanea di suolo pubblico per l’allestimento di un banchetto informativo, da tenersi il giorno 6 giugno, nei portici della Casa comunale, per divulgare materiale documentale relativo al rapporto ERAS (Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute), uno studio curato da strutture pubbliche (DEP, Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale, regione Lazio e ARPA), nell’ambito del Programma di epidemiologia ambientale sulle malattie della popolazione residente in territori dove sono attivi impianti di trattamento dei rifiuti.

Il 4 giugno c.m. il Sindaco di Colleferro, con lettera trasmessa per conoscenza al Dirigente del Commissariato di P.S. ed al Comando della P.M., ha comunicato di non poter autorizzare la suddetta richiesta “in quanto nello stesso giorno (6 giugno), nel Palazzo comunale, adiacente al sito richiesto, è stata convocata la seduta di Consiglio”.

Il Sindaco inizialmente ha respinto la richiesta sull’utilizzo dei portici antistanti l’ingresso della Casa comunale e invitato i sottoscritti ad utilizzare piazza Italia (ubicata davanti la sede comunale), ma al momento del ritiro dell’autorizzazione ha negato anche l’occupazione di quest’ultima, accordando la disponibilità per un’altra piazza.

Il provvedimento di diniego (di competenza peraltro di altra Autorità) è previsto solo per comprovati motivi di ordine, sicurezza pubblica e sanità pubblica, tali da mettere a repentaglio la tranquillità sociale. In realtà, in città non si sono mai verificati fatti o atti contrari all’ordine pubblico per i quali è ragionevole temere tensioni, degenerazioni o scontri, anche tenuto conto della natura delle associazioni richiedenti e lo spirito dell’iniziativa.

I sottoscritti fanno presente che, in base al nostro ordinamento giuridico, il Sindaco può solo rilasciare l’autorizzazione, che è un atto amministrativo, non politico, mentre il provvedimento di diniego è di competenza del Questore, il quale dispone, con ordinanza, l'attuazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica; vigila sulle riunioni preavvisate, o impedisce che abbiano luogo, o dispone per il loro scioglimento qualora possano mettere in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica. Il legislatore, infatti, ha sottratto alla politica l’arbitrio di decidere chi occupa il suolo pubblico e per dire cosa, privilegiando l’esercizio delle libertà democratiche (di espressione, di associazione e di manifestazione).

I sottoscritti informano il Signor Questore dell’accaduto affinché tali comportamenti incostituzionali non abbiano a ripetersi in futuro e denunciano la violazione degli artt. 17, 18 e 48 della Costituzione Repubblicana in materia di riconoscimento del diritto di riunirsi pacificamente e dell'articolo 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza per il mancato rispetto della normativa vigente ed incompatibilità con le garanzie costituzionali del diritto”. Seguono le firme

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