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Colleferro, la caduta con stile di Cacciotti e le nuove prospettive future per la città

Dopo il tonfo provocato dalla caduta, per certi versi improvvisa, del primo cittadino colleferrino è il momento delle riflessioni a mente fredda. Nella decisione di sfiduciare Mario Cacciotti ha prevalso l’esperienza politica di alcune importanti...

Dopo il tonfo provocato dalla caduta, per certi versi improvvisa, del primo cittadino colleferrino è il momento delle riflessioni a mente fredda. Nella decisione di sfiduciare Mario Cacciotti ha prevalso l’esperienza politica di alcune importanti componenti della minoranza che hanno saputo convincere i “giovani” della maggioranza.

Infatti, l’esperienza politica del capogruppo del PD e degli altri della minoranza alla lunga ha prevalso. Da tempo questi ultimi si stavano battendo per avere una città diversa; dove non si parli solo di rifiuti come unica strada che aveva permesso la sopravivenza. La crisi che ha attanagliato le aziende della zona ha messo all’angolo il sistema economico con centinaia di persone in cassa Integrazione.

Domani i 5 dell'opposizione incontreranno i cittadini di Colleferro in piazza Gobetti alle 17.30 per spiegare nel dettaglio come sono andate le cose.

I giovani, politicamente parlando, consiglieri comunali: Rossi, Del Prete, Sofi e Giuliani (gli ultimi due avevano dato vita ad un gruppo autonomo all’interno della maggioranza già da tempo) sono caduti nel trabocchetto della dimissioni contestuali per mandare a casa Cacciotti, che avrà avuto tutti i difetti possibili, ma è stato un sindaco sempre presente a tutte le iniziative, anzi ha fatto anche di più di quello che avrebbe fatto un normale sindaco di altre città.

E’ vero che la città è in crisi, ma non certo per sola colpa dell’amministrazione comunale che comunque ha saputo tenere a bada la deriva politica, all’interno dell’eterogenea maggioranza.

Sta di fatto che la signorilità di Cacciotti si è vista ieri mattina, quando Enrico Girolami, delegato a presentare le firme al protocollo era dentro l’ufficio del protocollo e fuori vi erano alcuni consiglieri come Sofi e Rossi, Stendardo, Sanna, Girolami, era assente giustificato Gessi, lui è arrivato e si è complimentato con Sanna per il ruolo che ha svolto la stessa minoranza. “Complimenti avete giocato bene il ruolo della minoranza” ha esclamato con sorpresa generale dello stesso Sanna.

Come se per lui la sfiducia fosse stata una liberazione dalla carica, visto che spesso minacciava di mandare tutti a casa. A Cacciotti, forse è mancato il coraggio di rassegnare le dimissioni la settimana scorsa, per evitare la caduta traumatica, in modo da congelare la maggioranza ed obbligarla ad una revisione della giunta, anche perché la raccolta della firme sembra essere iniziata una settimana fa.

Ormai i giochi sono fatti e a Colleferro si aspetta l’arrivo del Commissario. Adesso sono da capire i giochi politici che si apriranno e ci chiediamo quale lista avrà il coraggio ti tenere nel proprio interno i “traditori” della maggioranza e di tutti i cittadini che li avevano eletti per essere al fianco di Cacciotti.

Di tempo per i commenti c’è e molto, ma non bisogna dimenticare che Cacciotti aveva vinto le elezioni nel 2011 al primo colpo con il 54percento dei voti totali e che lui personalmente era stato eletto la volta precedente con circa 1000 voti personali. A chi andranno questi voti, considerato che non può più ricandidarsi a Sindaco? La sua matrice socialista che lo pone al centro degli schieramenti politici locali potrebbe essere, alla fine, determinante per le liste che scendono in campo. E’ ovvio che da oggi parte la campagna elettorale e fino a Maggio sarà davvero molto lunga e ne sentiremo delle belle.

Giancarlo Flavi

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