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Colleferro, Sanna: “la priorità è risolvere il problema dell’acqua”

Sono convinto che, in questa città, il problema dell’acqua dovrebbe essere risolto prioritariamente anziché  continuare a tenere la testa sotto la sabbia come se il problema non esistesse.

Sono convinto che, in questa città, il problema dell’acqua dovrebbe essere risolto prioritariamente anziché continuare a tenere la testa sotto la sabbia come se il problema non esistesse. Il fatto che le condutture siano sotterranee, che non si vedano non significa che non abbiamo bisogno di essere rifatte come le strade o le rotatorie.

Come si fa a tollerare che una comunità intera beva da anni solo acqua minerale e sia costretta ad acquistare casse e casse d’acqua nei supermercati nonostante paghi la bolletta, provocando

inoltre un aumento della plastica tra i rifiuti?

E’ sicuramente un atteggiamento irresponsabile che non tutela la qualità della vita dei colleferrini, già molto bassa. Una cosa è certa: una soluzione per un problema così ampio e grave non può essere semplice anzi risulta molto articolata ma la volontà politica di cambiare

basterebbe di gran lunga a fare tutto.

Una soluzione per l'acqua a Colleferro c'è ed a mio avviso si può articolare così: riscatto da parte del comune dell'acquedotto “BPD” (costo zero), unione dei due acquedotti (comunale e BPD), costituzione di una Società Speciale Comunale (come hanno fatto molte città italiane dopo il referendum) senza scopo di lucro che investa sull'acquedotto tutti i proventi che guadagna (oggi

accade l’assurdo che i privati riscuotono le bollette ed il comune paga i lavori) , costruzione di serbatoi e delle vasche di decantazione ove clorare con maggiore accortezza e miscelare l'acqua dei pozzi buoni con quella che potrebbe arrivare dal Tufano-Simbrivio, rifacimento (un pò per volta delle tubature), lotta seria agli sprechi, campagne di sensibilizzazione al risparmio, contributi a chi installa miscelatori e affini, promozione di progetti ed esperimenti sul risparmio e riuso. I soldi? La società comunale incasserebbe le bollette che oggi riscuotono i privati, il commissariato per la bonifica della Valle del Sacco deve tirar fuori la sua parte e l'Europa esiste, solo chiedendoli i fondi arrivano. E’ un sogno? Non credo, mi pare più un diritto dei colleferrini ed un dovere di chi governa.

Chi amministra questa città però è impegnato nel salvare solo l’apparenza e non affronta per motivi noti a tutti la sostanza delle cose a meno che non riguardi grandi affari di tipo speculativo (lottizzazioni, demolizioni, cubature, rifiuti et similia). Se la volontà c’è si compiano queste azioni e si risolva il problema! Tornerà in giro qualche sepolcro imbiancato a parlarci ed a promettere opere faraoniche, bisognerebbe rispondere che vogliamo almeno bere l’acqua del rubinetto.

Il consigliere comunale Pierluigi Sanna

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