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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Roma

Colleferro, Stendardo (Pd): l’ospedale rimane aperto e aumenta di 30 posti letto

In questi giorni è tornata alta l’attenzione sull’ospedale di Colleferro a causa della riorganizzazione della rete ospedaliera. Una parte della proposta regionale è stata utilizzata in maniera strumentale a bandiera per una battaglia di visibilità...

In questi giorni è tornata alta l’attenzione sull’ospedale di Colleferro a causa della riorganizzazione della rete ospedaliera. Una parte della proposta regionale è stata utilizzata in maniera strumentale a bandiera per una battaglia di visibilità da parte di chi ha molte responsabilità politiche per le scelte che la Regione oggi è stata costretta ad assumere e che governando a lungo in passato, con incarichi amministrativi di ogni ordine e grado, non ha fatto nulla per evitare questo – afferma Vincenzo Stendardo capogruppo Pd in consiglio comunale -.

Nella ricerca della foto migliore non si dice la cosa più importante che l’ospedale di Colleferro non chiuderà anzi verrà potenziato con l’aumento di 30 posti letto.

I reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria verranno accorpati all’ospedale di Palestrina perché non rispondo più agli standard definiti dalla legge nazionale e non perché si vuole punire qualcuno. Abbiamo già evidenziato le nostre perplessità e avanzato le nostre proposte però ci rendiamo anche conto della difficoltà a far recepire oggi le nostre richieste.

Se è difficile aprire una trattativa per questi reparti, anche se siamo convinti, e per questo stiamo lavorando, che almeno pediatria debba rimanere a Colleferro, dobbiamo continuare a parlare con la Regione per migliorare anche i servizi collaterali che sono fondamentali come ad esempio il pronto soccorso o il trasporto in navetta e dobbiamo riavere il centro trasfusionale e la diagnostica per immagini (tra l’altro trasferiti nell’indifferenza di quasi tutti, come la chiusura del centro prelievi il sabato).

Abbiamo il dovere morale dell’onestà intellettuale: è necessario fare un ragionamento più ampio per trasformare l’ospedale di Colleferro da nosocomio di provincia estrema in una struttura ospedaliera di territorio, moderna, efficace ed efficiente. Ma per avere la giusta attenzione da parte delle istituzioni superiori, dobbiamo dimostrare la nostra serietà e porci nei confronti della Regione come interlocutori credibili, con un’idea di sanità territoriale e un progetto condiviso, no diviso dalle opportunità per l’incombente campagna elettorale per le amministrative. Non siamo più negli anni ottanta, dobbiamo sforzarci di capire che la nostra città è cambiata così come è cambiata la domanda di sanità, ci sono cose su cui possiamo intervenire e migliorandole, i reparti oggi accorpati altrove, domani potrebbero tornare. La qualità e la garanzia degli standard nelle cure ai cittadini devono essere il nostro assillo e se invochiamo il diritto alla salute dobbiamo farlo sempre, salute è anche ambiente sano, non solo ospedale”.

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