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Venerdì, 26 Aprile 2024
Roma

Consiglio Lazio approva mozione per uso pubblico Castello Santa Severa e Trasparenza Centrali Nucleari

Nella seduta odierna il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza anche una mozione che impegna il presidente della Regione e la Giunta “ad attivarsi affinché il complesso monumentale del Castello di Santa Severa sia un bene di...

Nella seduta odierna il Consiglio regionale del Lazio ha approvato a maggioranza anche una mozione che impegna il presidente della Regione e la Giunta “ad attivarsi affinché il complesso monumentale del Castello di Santa Severa sia un bene di notevole ed esclusivo interesse pubblico e bene inalienabile”.

Con l’atto di indirizzo, promosso dal consigliere Gino De Paolis (Sel), si chiede di “riaprire il complesso monumentale alle visite guidate che gli operatori museali hanno sempre condotto dal 1996 fino all’inizio del cantiere di restauro nel 2005, consentendo a migliaia di cittadini e turisti di accedere alla Torre Saracena, alla Rocca e ai suoi fossati, alle chiese del borgo, alle mura poligonali nella Cantina della Legnaia”.

Il presidente Zingaretti e la Giunta vengono inoltre impegnati ad “attivarsi per rilanciare il progetto comprensoriale del sistema Cerite-Tolferatano-Braccianese” e per l’istituzione di un tavolo di lavoro ‘tecnico-politico’, per affrontare le problematiche legate alla definizione del futuro del Castello, che comprenda Regione, Provincia e Comune.

Per effetto di un’integrazione proposta dal consigliere Fabrizio Santori (La Destra) – e votata a maggioranza – il tavolo tecnico dovrà prevedere anche la partecipazione dei Comitati dei cittadini e “coinvolgere e salvaguardare tutte le associazioni esistenti sul territorio e già operanti all’interno del Castello di Santa Severa per il rilancio del complesso monumentale”.

Accolte dall’Aula, sempre a maggioranza, anche due integrazioni a firma della consigliera Marta Bonafoni (per il Lazio). La prima impegna presidente e Giunta a coinvolgere nel ‘tavolo tecnico-politico’ anche “le istituzioni universitarie, gli stakeholders presenti sul territorio e le rappresentanze territoriali”, mentre con la seconda si chiede di promuovere lo sviluppo all’interno del Castello di “una struttura polifunzionale e polivalente che miri alla formazione di nuove figure professionali e di nuova e qualificata occupazione per lo sviluppo turistico, culturale e ricreativo del territorio” e di individuare i “possibili soggetti che diano vita a start-up di impresa e a nuove aggregazioni di cooperazione giovanile”.

Presente in aula l’assessore alla Cultura Lidia Ravera, che ha dichiarato di accogliere con favore la mozione e di condividerne lo spirito, “secondo cui un luogo straordinario per pregi culturali, artistici, archeologici – infatti già bene inalienabile – sia mantenuto lontano da qualsiasi dimensione di privatizzazione pensabile o immaginabile e sia al servizio dei cittadini”.

CONSIGLIO LAZIO: TRASPARENZA SU SMANTELLAMENTO CENTRALI NUCLEARI

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd) ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la giunta “all’istituzione di un tavolo di confronto, trasparenza e partecipazione sulle attività di messa in sicurezza dei materiali e dei siti nucleari, sull’impiego di sorgenti di radiazione ionizzanti e sul trasporto di materie radioattive fossili”.

La mozione, che riguarda le centrali del Garigliano e di Borgo Sabotino, è stata firmata da Cristiana Avenali, Rosa Giancola, Marta Bonafoni (Per il Lazio) e da Enrico Forte (Pd).

Si tratta di siti importanti – si legge nella mozione – “sotto il profilo ambientale ed è quindi opportuno rendere accessibili e note alla cittadinanza le informazioni sullo stato delle bonifiche, quelle sui tempi di riprocessamento delle scorie, quelle di rientro ai siti di produzione, così come quelle relative ai livelli di contaminazione delle aree di localizzazione degli impianti”. Il tavolo dovrà riferire sui risultati al consiglio regionale entro il 28 febbraio 2014.

L’assessore all’ambiente Fabio Refrigeri ha spiegato di essere d’accordo e di aver già pronta la delibera per istituire il tavolo della trasparenza.

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